Esperti provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Firenze, dal 13 al 15 febbraio, nel segno di Florence Nightingale.
Un evento di spessore internazionale per rendere omaggio alla “madre” della professione infermieristica moderna. A febbraio Firenze ospiterà le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita di Florence Nightingale (12 maggio 1820). La conferenza Florence 2020, che dal 13 al 15 febbraio porterà nel capoluogo toscano esperti da tutto il mondo per un confronto sulla storia dell’assistenza infermieristica, sanitaria e militare, è un’iniziativa organizzata dalla Consociazione nazionale delle associazioni infermiere/i (CNAI), la più antica associazione italiana di infermieri laici, con l’obiettivo di ricordare una figura cruciale per gli infermieri e parlare della storia della professione.
«L’obiettivo principale della conferenza, al di là della celebrazione, è quello di portare all’attenzione di tutti l’importanza della ricerca storica nell’assistenza infermieristica, spesso sottovalutata – spiega Cecilia Sironi, già presidente CNAI e tra le principali organizzatrici dell’iniziativa –. Nelle università, ad esempio, si affronta “ufficialmente” solo la storia della medicina. E la storia dell’assistenza? Riusciamo a fornire agli studenti alcuni contenuti sulla nostra storia solo all’interno di alcuni corsi di Scienze infermieristiche. Sappiamo bene che gli infermieri si occupano di gesti quotidiani che non fanno la storia, ma è la costante applicazione delle proprie competenze nella quotidianità a fare la differenza. Ed è importante ribadirlo, per mantenere viva l’identità infermieristica».
Puntare i riflettori su una professione che ha una storia importante e far parlare di infermieri è quindi il fine dell’evento, una tre giorni che porterà a Firenze esperti da tutto il mondo. «Interverrà anche Lynn McDonald massima esperta mondiale di Florence Nightingale, per citare forse la più nota in Italia – aggiunge Sironi –, e sono circa 150 gli abstract arrivati da tutta Europa e dal mondo, per esempio da Australia, Stati Uniti, Canada, Brasile e Cile. Il 13 e il 15 febbraio si terranno sessioni in inglese, mentre la giornata del 14 febbraio, con numerose sessioni parallele, prevede anche una sala per presentazioni in lingua italiana, che consente l’iscrizione ai colleghi che intendono partecipare solo quel giorno alla conferenza».
La collaborazione con l’Associazione europea di storia dell’assistenza infermieristica sta dando buoni frutti e le infermiere storiche di numerosi Paesi si sono prestate ad aiutare fattivamente nella moderazione delle numerose sessioni.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento