Sulla legge di stabilità Regione Lombardia all’art.4 e 5 prolunga risorse aggiuntive per recupero liste d’attesa a 50 euro e all’art.5 solo per i medici porta a 100 euro. E’ l’ultima delle vergone e avrà conseguenze gravissime
L’assessore Guido Bertolaso ha ereditato una situazione complessa e per questo ci rendiamo disponibili al dialogo, sempre, perché si trovi una via comune, una soluzione. Ma a lui oggi chiediamo due cose: riparare all’insulto gratuito ai lavoratori del comparto sanitario che, costretti a turni extra per rispondere alle esigenze del territorio, vedono i medici avere prestazioni aggiuntive retribuite 100 euro, contro i 30 che ad oggi spettano loro. La seconda, è di non trattare il sovraffollamento dei Pronto soccorso come un fatto emergenziale, giacché non solo è vergognosamente strutturale, ma peggiorerà. A fronte poi degli sfregi che anche Regione continua a perpetrare ai danni del personale tutto (esausto, sottopagato e sovraccarico), che ogni tot si vede attribuire premi o retribuzioni a dir poco offensivi. Fosse una strategia per accelerare ulteriormente il fenomeno di abbandono dei PS faremmo, i complimenti. Se non lo è, vista la pioggia di dimissioni nei cassetti di tanti lavoratori, la carenza cronica di infermieri e l’emergenza-urgenza ormai appesa ai medici a gettone, non ci pare un piano lungimirante.
Come è noto Regione in prospettiva della gestione della rete ospedaliera durante il periodo invernale, ha disposto che per far fronte al fenomeno sempre più frequente di pazienti in boarding e per potenziare dove necessario la turnistica del personale della stessa unità operativa, admission room e reparti di medicina interna, è possibile garantire turni aggiuntivi in area a pagamento con tariffa oraria pari a 30 euro per il comparto e 60 euro per la dirigenza. Tariffa ritoccata dalla LR di stabilità 2023-25 e portata a 100 euro solo per i medici. Il Comparto ancora una volta vergognosamente dimenticato.
Chiediamo dunque, che il riconoscimento venga portato per tutti allo stesso livello. Vista la situazione e lo sforzo richiesto a tutti, la continua differenziazione è inaccettabile. Abbiamo ruoli diversi, ma non una differente importanza per la tenuta del sistema. Parliamo di personale che ha ancora da recuperare ferie degli ultimi due anni. Il fenomeno del boarding in pronto soccorso è oramai noto da anni e il peggioramento dello stesso nel periodo invernale non è una novità, ma si continua a non ricercare soluzioni reali per ovviarvi.
Intanto, tutto ancora è fermo per lo stanziamento dell’indennità di pronto soccorso prevista dalla Legge 234/21 è resa esigibile con la firma del CCNL Sanità 2019-21. Mimma Sternativo, segretario Fials Milano area metropolitana: “Anni di denunce non sono bastati a impedire che l’abbandono dei Pronto soccorso da parte del personale medico e infermieristico, non diventasse un fatto. Ora si pensa di dare a questi lavoratori, che pur con senso di responsabilità restano al loro posto non cedendo alla tentazione di contratti in libera professione in questo momento ben più remunerativi, l’elemosina. Si sta chiedendo loro di rinunciare ancora a ferie, riposi e salute in cambio di briciole e continui atti denigratori. Se la cosa non cambierà, siamo pronti a scendere in piazza insieme ai lavoratori”.
Redazione NurseTimes
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