“Mettere in sicurezza l’utilizzo dei trasporti pubblici con le mascherine FFp2 e FFp3” propone Stefania Mammì, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e Sanità.
Alcune settimane fa anche il Movimento 5 Stelle lombardo ha interrogato Letizia Moratti, assessore al Welfare, per valutare la distribuzione, di fatto sancendo l’obbligo, di mascherine FFp2 a bordo dei mezzi di trasporto pubblico locale. Diversi esperti hanno avanzato l’ipotesi di far utilizzare le mascherine FFp2 sui mezzi di trasporto pubblico, così come fatto dal direttore del dipartimento di Microbiologia dell’università di Padova, il professor Andrea Crisanti. Dello stesso parere è il professor Walter Ricciardi, docente di Igiene all’università Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute.
“Tale valutazione, – dice Mammì, – deriva dall’analisi delle evidenze scientifiche per cui in un ambiente chiuso c’è la necessità di avere mascherine filtranti. Il timore è che le varianti si facciano sempre più strada nel nostro Paese e con il ritorno in presenza per tutti gli studenti delle Regioni collocate in zona arancione e gialla, si rende ancor più necessario adottare delle misure di prevenzione affinché tale riapertura avvenga in sicurezza, a cominciare dal trasporto pubblico, dato l’elevato numero di studenti che ne usufruiscono.
“Ho chiesto ai Ministri Giovannini e Speranza quali iniziative intendano intraprendere per garantire la maggiore diffusione delle mascherine filtranti tra gli utenti che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico”, ha detto Stefania Mammì.
- “CON I CODICI – Per l’identità e la deontologia professionale”: evento Ecm organizzato da Opi BAT
- Cuore, in gravidanza lavora il doppio: rischi 5 volte più alti tra donne over 35. GISE: “Urgente affrontare disparità di genere”
- Virus respiratori, studio italiano conferma: microonde a bassa intensità sicure ed efficaci contro influenza, Covid e aviaria
- Arretrati stipendiali agli infermieri, possono superare i 5mila euro. Quando saranno pagati?
- Medicina generale e case della comunità, SMI: “Linee di indirizzo configurano rapporto di dipendenza senza tutele”
Lascia un commento