La conferenza stampa in Senato, alla presenza delle istituzioni e dei rappresentanti delle realtà del soccorso e dell’emergenza sanitaria. Appuntamento a maggio 2025 per la terza edizione del CEU.
C’erano tutte le sigle dell’emergenza e del soccorso sanitario mercoledì pomeriggio a Roma, nella prestigiosa sede dell’aula Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, per assistere all’atto di nascita della Fondazione Emergenza Urgenza (FEU).
Una Fondazione nata per dare forza e continuità a quel bisogno di “fare squadra” tra realtà del soccorso, stakeholders, associazioni, in continuo dialogo con i decisori politici, che era stata già messa nero su bianco nella Carta di Riva durante primo congresso Emergenza Urgenza nel 2021, e rafforzato nel Manifesto di Firenze, siglato da tutte le realtà del soccorso durante il secondo Congresso, nel 2023.
“La Fondazione Emergenza Urgenza – ha esordito Andrea Andreucci, consigliere FEU, introducendo la conferenza stampa – nasce da quel bisogno di costruire, tutti insieme, il futuro di un sistema di emergenza-urgenza nazionale equo e sostenibile, con il quale si apre il Manifesto di Firenze del CEU 2023. A poco più di un anno di distanza, quel bisogno è più forte che mai. Essere qui, oggi, in questo luogo che esprime tutta la forza e il sostegno delle istituzioni: è il primo segno della volontà di questa Fondazione di porsi super partes e proporre un confronto aperto a tutti coloro che si occupano di emergenza urgenza intra e pre-ospedaliera”.
“Uno dei nostri impegni sarà individuare studi, iniziative e ricerche che vale la pena sostenere e divulgare – afferma il vicepresidente FEU, Lorenzo Ghiadoni, che ha portato anche i saluti del presidente Maurizio Menarini, impossibilitato a esserci –, sempre nell’ottica della collaborazione e del superamento di una visione particolaristica del mondo dell’emergenza urgenza intra e pre-ospedaliera. Cercheremo, in sostanza, di fare cultura, convinti che sia la strada maestra per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
Cultura, advocacy e continuità: le tre parole che meglio riassumono le ragioni della Fondazione. Come ha evidenziato Nicola Colamaria, anch’egli nel board della FEU, sottolineando la continuità con il Congresso Emergenza Urgenza, da cui sono nate la Carta di Riva e il Manifesto di Firenze, e che in pochi anni si è posto nel panorama nazionale come un punto di riferimento per il confronto su organizzazione e futuro dell’emergenza urgenza italiana, confrontandosi con gli stakeholder e le istituzioni. L’incontro in Senato è stato anche occasione per lanciare la nuova edizione del CEU, che si terrà a Rimini dall’8 al 10 maggio 2025.
Presenti all’evento anche rappresentanti di entrambi i rami del Parlamento. In particolare la senatrice Cantù ha ribadito la necessità di proseguire sul lavoro parlamentare di riforma dell’emergenza-urgenza e il suo sostegno a iniziative di questo genere e alla FEU come luogo di discussione e di crescita dell’area MEU, parole a cui si sono aggiunte quelle dell’onorevole Malavasi e della senatrice Pirro, anch’esse fiduciose che la Fondazione possa ricoprire un ruolo utile per l’implementazione del sistema emergenza-urgenza.
L’invito a fare squadra sembra già essere stato raccolto: sostegno e fiducia nella neonata fondazione sono stati espressi anche da Alessandro Vergallo, presidente AAROI-ENAC, Corrado Pesci per il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, Riccardo Gabriele Castro, presidente SEUS, Maurizio Zega, consigliere nazionale Fnopi. In sala anche il presidente COES, Daniele Orletti.
Fatto non secondario, a intervenire in sala Caduti di Nassirya anche i vertici delle associazioni di volontariato: il vice segretario nazionale CRI, Pasquale Morano, il segretario generale ANPAS, Carlo Castellucci, il presidente delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani, e il coordinatore dell’area Emergenza di Misericordie, Gionata Fatichenti.
Redazione Nurse Times
Articoli correlati
- Lombardia approva Pdl su emergenza-urgenza. UGL Salute: “Giornata storica. Ora la legge nazionale”
- Quartini (M5S): “Su emergenza-urgenza ancora tanto lavoro da fare”
- Indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia: mancano oltre 4.500 medici e circa 10.000 infermieri
- Qualità della vita professionale negli infermieri del Servizio emergenza-urgenza territoriale 118 dell’Asl Foggia. Lo studio
- Lombardia, Bertolaso: “Stop ai gettonisti. Ben 851 domande per il bando dedicato ai medici da impiegare nell’emergenza-urgenza”
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Il progetto NEXT si rinnova e diventa NEXT 2.0: pubblichiamo i questionari e le vostre tesi
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org/questionari
Lascia un commento