Pochi giorni fa un fegato e due reni sono stati trapiantati con successo, presso le Molinette, dopo essere stati tenuti in vita artificialmente per un tempo record di quasi un giorno. Si tratta di un grande passo avanti sul fronte dei trapianti.
Gli organi inizialmente sono rimasti nel corpo di una donna già deceduta infarto cardiaco improvviso. La famiglia della donna ha subito espresso la volontà di donare gli organi della parente, secondo “La Stampa”. In seguito gli organi sono stati conservati all’interno di apposite macchine da perfusione.
I tre trapianti (il fegato e i due reni) sono poi stati eseguiti e sono tecnicamente riusciti, tutti presso l’ospedale Molinette, ad opera delle équipes del Centro Trapianti di Fegato (sotto la guida del professor Renato Romagnoli e del dottor Roberto Balagna) e del Centro Trapianti di Rene (sotto la guida del professor Luigi Biancone, del dottor Aldo Verri e del professor Paolo Gontero). I tre organi stanno funzionando regolarmente ed i tre pazienti riceventi sono stati appena dimessi.
Dopo la morte della donatrice, la dottoressa Marinella Zanierato ha garantito l’ossigenazione degli organi addominali con una circolazione extracorporea dei soli organi addominali del cadavere, mantenendo fegato e reni in vita all’interno del corpo deceduto. Poi, si è proceduto con il prelievo degli organi addominali della donatrice secondo tecniche tradizionali.
Al momento del prelievo di questi organi, le équipes trapianto erano già impegnate in due trapianti di fegato ed in due trapianti di rene. Si è reso quindi necessario il posizionamento di questi organi all’interno di sistemi di preservazione extracorporei. Insomma dopo le iniziali 5 ore all’interno del cadavere, hanno continuato ad essere tenuti in vita anche successivamente all’esterno, grazie a sangue umano. Il fegato è stato tenuto in vita per un tempo record di oltre 23 ore prima di essere trapiantato. I reni sono stati preservati per una durata di 10 ore complessive.
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