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FASE DUE: cosa si può fare, regione per regione

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FASE DUE: cosa si può fare, regione per regione
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L’attesa “fase due” per gestire l’emergenza coronavirus è delineata dal Governo, nel nuovo Dpcm. A partire dal 4 maggio, alcune regioni hanno deciso di portarsi avanti con le aperture.

Il Veneto decide di far ripartire subito la vendita di cibo e bevande per asporto, senza aspettare il 4 maggio come prevede invece il provvedimento dell’esecutivo (la stessa scelta è stata fatta da Abruzzo, Marche, Toscana e Liguria). La Regione ha anche deciso di consentire lo spostamento individuale nella Regione per raggiungere le seconde case di proprietà o le barche ormeggiate fuori del Comune di residenza per manutenzione e riparazioni.

Anche la Lombardia ha firmato un’ordinanza con nuove direttive per l’apertura dei mercati scoperti che si applicheranno da oggi 29 aprile. E si sta pensando di autorizzare le messe. La prima apertura alla celebrazione di messe nella Fase 2 potrebbe essere quella di farle all’aperto, sempre nel rispetto delle distanze e con l’uso di mascherine e guanti.

In Piemonte, invece i take away di cibo resteranno chiusi invece anche dopo il 4 maggio. Non saranno, inoltre, consentiti gli spostamenti verso le secondo case all’interno della regione.

Dal 30 aprile riapriranno le chiese della Diocesi di Trento per la sola preghiera personale. Lo ha disposto l’arcivescovo Lauro Tisi, sentite anche le autorità provinciali e l’Azienda sanitaria. Resta in vigore il divieto di qualsiasi forma di preghiera comunitaria e di qualsiasi convocazione dei fedeli.

Dal 27 aprile in Trentino genitori con figli minori, così come anziani e disabili con i loro accompagnatori, possono passeggiare nelle vicinanze della propria abitazione. Diventa possibile coltivare orti e terreni anche fuori dal proprio Comune di residenza, ma solo una persona alla volta. Si può fare acquisti nei negozi sul tragitto da casa al lavoro, anche fuori dal proprio Comune di residenza, e usare le piste ciclabili per andare e tornare dal lavoro.

Il provvedimento consente anche l’accesso ai negozi florovivaistici, nel proprio Comune o in quello più vicino, con l’obbligo di indossare la mascherina.

Il dispositivo dovrà essere indossato anche per l’accesso ai mercati e negli uffici pubblici e nei luoghi pubblici. Da oggi è previsto l’acquisto ed il ritiro di cibo da asporto, con prenotazione telefonica. Il cibo ordinato, però, andrà consumato nella propria abitazione dopo averlo prelevato indossando la mascherina.

A Trieste è autorizzata la manutenzione delle barche da diporto e delle darsene. In Emilia Romagna e in Sardegna i bagni in mare restano vietati fino a nuove decisioni.

In Campania dal 27 aprile funziona la consegna a domicilio. Mentre il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, sta mettendo a punto una lettera con la quale chiederà al premier Conte «di consentire il riavvio di alcune attività in considerazione del minor numero di contagi». Puglia, subito libertà di spostamento per la pesca amatoriale e per la manutenzione delle seconde case.

Fonte principale: “Il Sole 24 Ore”

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