Tre dirigenti medici del Pronto soccorso del Policlinico Riuniti di Foggia sono stati assolti con formula piena dal Tribunale di Milano dall’accusa di truffa ai danni di un’assicurazione. Condannate, invece, otto persone, tutte foggiane, che hanno ideato le truffe, consistenti in falsi sinistri, soprattutto stradali, percependo i relativi risarcimenti da un polo assicurativo con sede nel capoluogo lombardo.
Stando a quanto ricostruito, tra il 2017 e 2018 i condannati si erano recati al Pronto soccorso di Foggia lamentando di aver subito lesioni. I tre dirigenti medici, durante le visite, non accertarono alcun tipo di lesione, ma secondo la Procura le visite erano state troppo veloci. In seguito i truffatori avrebbero modificato alcuni referti radiologici a firma di un quarto medico, inserendo i propri nomi e inventando
traumi ossei o articolari, per poi chiedere e ottenere importanti risarcimenti.
“Quella contro i medici del Pronto soccorso di Foggia era un’accusa davvero paradossale – ha commentato Michele Vaira, legale dei sanitari assolti -. Dovere dei medici è di prestare le cure a chi ne ha bisogno, nel più breve tempo possibile e senza disporre accertamenti diagnostici che già a prima vista apparivano del tutto superflui. Ed è ciò che hanno fatto i miei assistiti, che hanno dimesso, nel giro di poche decine di minuti e con prognosi massime di sette giorni, i soggetti che lamentavano presunti traumi senza manifestarne alcuna oggettività”.
E ancora: “Se la compagnia avesse prestato fede ai loro referti, non avrebbe speso un solo centesimo in risarcimenti. La manomissione dei referti radiologici del quarto medico, poi, era davvero grossolana. Mi stupisco che i consulenti della compagnia assicurativa non se ne siano resi conto, chiedendo al Policlinico di Foggia i referti originali, come abbiamo fatto noi nel corso delle indagini difensive”.
Redazione Nurse Times
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