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Enpapi, nuova bufera giudiziaria: dirigenti a processo per falso sui requisiti di nomina

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Enpapi, non solo mazzette: ex dirigenza coinvolta in un giro di prostituzione
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L’ente previdenziale degli infermieri liberi professionisti al centro di un nuovo scandalo: cinque dirigenti rinviati a giudizio per presunte irregolarità nelle nomine

L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (Enpapi) è nuovamente al centro dell’attenzione giudiziaria. Il pubblico ministero di Roma, Carlo Villani, ha disposto la citazione a giudizio per cinque membri dell’ente, accusati di falso in atto pubblico. Tra gli imputati figurano la vicepresidente Elena Gallo, la consigliera d’amministrazione Marisa Agosti e tre componenti del Consiglio di Indirizzo Generale. 

Le accuse: nomine senza requisiti

Secondo l’accusa, i dirigenti avrebbero dichiarato il possesso di requisiti necessari per l’elezione alle rispettive cariche, requisiti che in realtà non avrebbero avuto. Le indagini hanno evidenziato discrepanze tra le dichiarazioni presentate e la documentazione ufficiale, sollevando dubbi sulla legittimità delle nomine.

Un ente già segnato da scandali

L’Enpapi non è nuovo a vicende giudiziarie. Nel 2019, l’allora presidente Mario Schiavon e il direttore generale Marco Bernardini furono arrestati con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’operazione “Rococò”. Le indagini rivelarono un sistema di tangenti in cambio di incarichi professionali, con un giro d’affari illecito stimato in circa 50 milioni di euro. 

L’Enpapi gestisce la previdenza di oltre 60.000 infermieri liberi professionisti in Italia. Le recenti vicende giudiziarie sollevano preoccupazioni sulla governance dell’ente e sulla fiducia degli iscritti. La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) ha espresso preoccupazione per l’impatto di queste vicende sulla categoria e ha auspicato una rapida risoluzione per garantire la stabilità dell’ente. 

Prossimi sviluppi

Il processo è atteso nei prossimi mesi presso il Tribunale di Roma. Gli imputati dovranno rispondere delle accuse di falso in atto pubblico, con possibili ripercussioni sulla loro permanenza nelle cariche e sulla struttura organizzativa dell’Enpapi.

Redazione NurseTimes

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