Il documento stabilisce obiettivi e impegni comuni. Il governatore Bonaccini: “Lavoriamo insieme per costruire la sanità territoriale del futuro”.
Il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini (foto), e il segretario generale nazionale della FIMMG, Silvestro Scotti, si sono incontrati ieri a Bologna, alla presenza anche dell’assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, e hanno firmato una dichiarazione di intenti, che vuole rappresentare un punto di riferimento per le politiche di sviluppo della sanità territoriale.
L’intento è infatti quello di consolidare la rete sanitaria regionale e l’alleanza tra sistemi sanitari regionali e medici di medicina generale per rispondere ai bisogni degli assistiti, a partire da quelli delle persone più fragili, che hanno malattie croniche o patologie rilevanti. Il documento segue la pre-intesa sulla medicina generale, firmata con i sindacati il 6 settembre scorso a Roma, nell’ambito delle trattative per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale per la medicina generale, da chiudere entro l’anno.
“Lavoriamo per costruire insieme alla medicina generale la sanità regionale del futuro e per un sistema sanitario nazionale più forte, che valorizzi il ruolo fondamentale dei medici di medicina generale, rafforzando nei territori la possibilità di copertura dei nuovi bisogni dei cittadini – ha sottolineato il governatore Bonaccini-. Questa stagione di rinnovi contrattuali, che sta facendo passi avanti, deve assolutamente coincidere con nuove assunzioni di personale, investimenti sulla formazione dei medici del territorio e possibilità di accedere alla specializzazione per tanti giovani medici. In questo modo si potranno dare risposte sempre migliori ai pazienti, soprattutto cronici”.
Questo, invece, il commento di Scotti: “L’intesa rafforza e indirizza la nostra azione verso tutti gli appuntamenti dei prossimi mesi: finanziaria, Patto per la salute e chiusura dell’ACN. Doveroso dare atto al presidente Bonaccini dell’impegno che sta dedicando personalmente a seguire i temi della medicina territoriale, e in particolare quelli condivisi della medicina generale. Impegno che corrisponde esattamente alla nostra richiesta di un tavolo fiduciario con le Regioni, dove si realizzi il meglio per i cittadini, gli operatori e la sostenibilità dell’offerta, anche grazie ai medici di famiglia”.
Redazione Nurse Times
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