L’Agenzia europea per il farmaco (Ema) “ha raccomandato di concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata del vaccino contro il Covid di Moderna“.
Come funziona il vaccino anti Covid di Moderna?
Anche il vaccino di Moderna viene somministrato come due iniezioni nel braccio: in questo caso, però, la seconda dose si dovrebbe fare a 28 giorni di distanza (non a 21 come quello Pfizer) secondo quanto riportato dall’Ema.
La Pfizer-BioNetch non è più sola. Anche Moderna usa la tecnologia ad mRna (Rna messaggero) che ha le istruzioni per produrre la proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus ed è quella di cui ha bisogno per entrare nelle cellule del corpo.
Quando si riceve il vaccino, alcune cellule leggeranno le istruzioni dell’mRNA per produrre la proteina spike.
Il sistema immunitario della persona riconoscerà, quindi, questa proteina come estranea producendo gli anticorpi e attivando le cellule T (globuli bianchi) per attaccarla. Quindi, se si inconterà davvero il virus, il suo sistema immunitario lo riconoscerà e sarà pronto a difendere l’organismo. L’mRna del vaccino non rimane nel corpo ma viene scomposto subito dopo la vaccinazione.
Secondo quanto riportato dall’Agenzia Europea del Farmaco, la sperimentazione ha coinvolto circa 30mila persone tra i 18 ed 94 anni di età che non non presentavano segni di infezione precedente. Lo studio ha dimostrato una riduzione del 94,1% del numero di casi sintomatici di Covid-19 nelle persone che hanno ricevuto il vaccino. Inoltre, questo studio ha dimostrato anche un’efficacia del 90,9% nei partecipanti a rischio di gravi complicanze compresi quelli con malattie polmonari croniche, malattie cardiache, obesità, malattie del fegato, diabete o infezione da Hiv.
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Fonti: Agi, Il Giornale
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