Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della Cultura (ANAFePC).
In riferimento alle elezioni di Opi Catania l’Accademia Nazionale per l’Alta Formazione e Promozione della Cultura (ANAFePC) promuove un’iniziativa civica, apolitica e asindacale, a tutela dell’interesse collettivo. L’obiettivo è puntare l’attenzione sul fatto che gli Ordini professionali hanno il potere di infliggere sanzioni disciplinari gravi, come la sospensione dall’esercizio professionale o la radiazione dall’albo, con conseguente interdizione permanente dall’attività, creando così un conflitto di interessi all’interno degli stessi. Ciò avrebbe ripercussioni immediate e dirette sugli infermieri e, indirettamente, sui cittadini.
“Di fronte a questi rischi gravissimi, chiunque dovesse in futuro subire ripercussioni derivanti da situazioni di conflitto di interessi sarà tutelato gratuitamente da legali disponibili a offrire assistenza – dichiara Calogero Coniglio, presidente ANAFePC -. Invitiamo pertanto gli infermieri e le infermiere alla cautela nel precipitarsi a votare: riflettete con attenzione, informatevi, documentatevi e prendetevi il giusto tempo per una scelta consapevole”.
Sempre il presidente ANAFePC: “Una campagna elettorale per un’elezione dura in genere due mesi: prendetevi almeno 30 giorni per valutare chi votare e perché. Il voto è un diritto e una responsabilità. Non abbiate fretta. Non votate tanto per votare. Dategli il giusto valore, la giusta importanza, il giusto peso. Prendetevi un largo lasso di tempo prima di andare a votare. Per cautelarvi vi invitiamo a votare nei giorni 26, 27 e 28 ottobre in modo libero, autonomo e ragionato, senza correre rischi. Siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento. Chiunque ne avesse bisogno non esiti a contattarci”.
Parte così, ufficialmente, la petizione nazionale promossa da ANAFePC. “L’iniziativa – aggiunge Coniglio – è legata alla petizione a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare che vieta il doppio incarico tra consigliere dell’Ordine degli infermieri e dirigente sindacale di categoria. La proposta, già trasmessa a Camera, Senato e commissioni parlamentari, punta a tutelare l’autonomia degli Ordini, separare nettamente funzioni sindacali e ordinistiche e garantire il corretto esercizio del loro ruolo pubblico”.
L’iniziativa non è contro i sindacati, ma contro il rischio che un sindacato di categoria monopolizzi l’Ordine, annullando il pluralismo e trasformandolo in una sua emanazione, con possibili discriminazioni tra iscritti e perdita di imparzialità. I cittadini hanno diritto a essere curati da professionisti vigilati da enti indipendenti. Gli Ordini devono garantire tutela, non rappresentare interessi di parte. I banchetti per la raccolta firme saranno organizzati in città, ospedali, piazze e mercati per coinvolgere direttamente la cittadinanza. Le date saranno comunicate di volta in volta.
La proposta di legge intende garantire l’autonomia, l’imparzialità e il buon funzionamento degli Ordini delle professioni sanitarie, prevenendo conflitti di interesse, incompatibilità e influenze esterne. Un Ordine influenzato da soggetti esterni rischia di compromettere la qualità dell’assistenza e la tutela dei diritti professionali, con effetti diretti sulla salute dei cittadini.
“Negli ultimi anni . precisa ANAFePC – diversi Ordini provinciali degli infermieri sono stati coinvolti in contenziosi e situazioni di incompatibilità che hanno generato sfiducia tra i professionisti. In assenza di una normativa nazionale chiara esiste il pericolo che i sindacati infermieristici assumano un controllo diretto o indiretto sugli Ordini e sulla Federazione nazionale (FNOPI), che rappresenta oltre 461mila infermieri e gestisce ingenti risorse economiche. Una simile deriva comprometterebbe la distinzione tra rappresentanza istituzionale e sindacale, minando la credibilità e la neutralità del sistema ordinistico”.
Questa iniziativa legislativa nasce proprio per evitare tali derive, rafforzando la separazione tra funzioni sindacali e istituzionali. La legge intende tutelare il ruolo pubblico degli Ordini, salvaguardando la fiducia degli iscritti e il loro diritto a un’istituzione indipendente, super partes e libera da ogni condizionamento. Un Ordine che non funziona correttamente compromette la qualità dell’assistenza e la tutela della professione, con effetti negativi anche sulla salute dei cittadini.
“Per questo invitiamo infermieri, cittadini, comitati, associazioni e gruppi professionali da tutta Italia a sostenere la petizione, partecipando alla raccolta firme – continua il presidente ANAFePC –. Siamo disponibili a integrare nella trasmissione a Camera, Senato e commissioni anche ulteriori sigle, associazioni, gruppi infermieristici che vorranno unirsi. Non intendiamo intestare l’iniziativa, ma creare un consenso largo e condiviso per portare avanti questa proposta. È possibile aderire anche senza utilizzare il logo ANAFePC, inviando i moduli firmati a [email protected] per unirli al plico nazionale”.
La petizione nasce dalla consapevolezza che in varie realtà italiane si siano già verificate situazioni di conflitto all’interno degli Ordini infermieristici, causate dalla sovrapposizione tra incarichi istituzionali e ruoli sindacali all’interno dello stesso sindacato di categoria. Consentire a un sindacato di controllare gli Ordini provinciali e la FNOPI rappresenta un rischio per l’equilibrio democratico, trasformando il sistema ordinistico in una sua estensione. Difendere l’Ordine significa tutelare il futuro della professione, garantendo a ogni infermiere una rappresentanza realmente autonoma e indipendente dalle logiche sindacali.
“Il rischio è che Ordini e Federazione perdano autonomia, diventando espressione di un sindacato e svuotando il loro ruolo istituzionale”, conclude Coniglio.
Redazione Nurse Times
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