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DPCM Covid-19: fine isolamento dopo 21 giorni se positivi asintomatici, quarantena diventa di 10 giorni

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DPCM Covid-19: fine isolamento se positivi senza sintomi dopo 21 giorni, quarantena di 10 giorni
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Il team di esperti del Comitato Tecnico Scientifico si è riunito per valutare nuove misure in grado di contenere la pandemia di Coronavirus nCoV-2019.

Importanti novità saranno contenute nel nuovo DPCM, ormai in via di definizione. La principale riguarderà la durata della quarantena, che da due settimane scenderà a 10 giorni. Sarà inoltre sufficiente un solo tampone negativo per poter interrompere l’isolamento domiciliare, e non più due come accade attualmente.

I positivi che non dovessero riuscire a negativizzarsi, saranno considerati “liberi” di tornare ad una vita sociale a tre settimane dall’assenza di sintomi.

Tali misure, approvate dal Cts, confluiranno in una circolare del ministero del ministero della Salute. Il protocollo definitivo prevederà dieci giorni di quarantena ed un tampone molecolare. Qualora l’esito fosse positivo, il soggetto dovrà effettuare altri sette giorni di isolamento al termine dei quali si sottoporrà nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere ulteriori quattro giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Qualora dovesse risultare nuovamente positivo, la persona sarà comunque “libera”. Negli studi internazionali citati dal Cts infatti sarebbe emerso come, dopo venti giorni, la carica virale sia talmente bassa da rendere il soggetto non più in grado di infettare.

Nel corso della riunione sono stati esaminati i parametri sanitari necessari per affrontare l’emergenza sanitaria ed illustrate le linee che dovrebbero essere contenute del prossimo Dpcm per contrastare la recrudescenza dei contagi e che verranno portate al confronto con le Regioni.

L’esecuzione di Tamponi molecolari e antigenici sarà previsto anche per i contatti. Ad eseguire il prelievo potrebbero essere i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta.

“Il 75% dei contagi nelle relazioni familiari”

Sono le parole del ministro Speranza, che già in passato ha ribadito l’importanza di utilizzare la mascherina anche negli ambienti domestici.

“Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina”.

Per questo motivo arriverà la stretta sulle feste private, non solo tra giovani, sugli assembramenti e sugli orari di apertura dei locali. Riferendosi ad alcune misure che lunedì saranno oggetto di confronto con le Regioni per poi essere recepite nel nuovo Dpcm, il ministro della Salure ha annunciato interventi sugli sport nei quali non sia possibile usare mascherine o mantenere le distanze.

“Nessun lockdown nazionale, dalle Regioni solo norme più restrittive” – “Non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio”, prosegue Speranza. Le nuove norme anti-Covid in arrivo varranno per il territorio nazionale. Le Regioni avranno solo la possibilità di agire su norme più restrittive.

“Test antigenici in scuole e studi medici”- “Abbiamo iniziato a utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno: cinque milioni sono in arrivo e verranno usati nelle scuole. Stiamo lavorando per provare ad aprire anche l’opportunità di un utilizzo negli studi dei medici generali e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti”, ha proseguito il ministro. “E’ stato fatto un lavoro straordinario. Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da lunedì, c’è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale”. Sul piano dei reagenti, “il problema è stato risolto dal commissario Arcuri già da diversi mesi. È chiaro che dobbiamo continuare a lavorare su questo terreno, a marzo e ad aprile si facevano circa 30mila tamponi ora siamo a 130mila al giorno”.

Dott. Simone Gussoni

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