Cala drasticamente dopo 21 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino il rischio di contrarre il coronavirus. A dirlo è l’analisi dell’Imperial College di Londra, pubblicata dall’Office for National Statistics (ONS) del Regno Unito. Inoltre, la ricerca spiega che chi si infetta dopo la prima dose, lo fa in maniera lieve o non presenta sintomi. I dati, inoltre, suggeriscono anche un altro aspetto interessante: il rischio di infezione da Covid-19 inizialmente aumenta dopo una prima dose, con un picco intorno ai 16 giorni. C’è poi una forte diminuzione del rischio fino a circa un mese e infine, il rischio diminuisce lentamente ma in maniera costante. Inoltre, secondo gli esperti, è probabile che i tassi di infezione post-vaccinazione siano davvero molto bassi.
Su un campione di 297.493 persone vaccinate, riporta agi.it, solo lo 0,5 per cento aveva contratto un’ infezione da covid-19. E sul rischio di contagio AstraZeneca si è mostrato più sicuro: tra coloro che hanno ricevuto il vaccino Pfizer è stato infettato lo 0,8% rispetto allo 0,3% di coloro che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca.
I risultati si basano su un campione di adulti che hanno ricevuto un vaccino contro il coronavirus fino al 31 maggio 2021. I risultati forniscono dati anche sulla doppia dose: su un campione di 210.918 adulti che avevano ricevuto entrambe le dosi di vaccino, solo lo 0,1 per cento si è infettato.
- Punta la pistola contro il medico del 118: “Salva la mamma o ti ammazzo”
- Farmaco contro diabete e obesità è un “super scudo” salva-cuore: previene infarto e ictus nei pazienti ad alto rischio. Anche in pillola
- Assistenza domiciliare integrata (ADI): lo stato dell’arte nell’analisi di Salutequità
- Alzheimer, semplice analisi del sangue può aiutare diagnosi e stimare gravità con accuratezza del 92%
- Sindrome di Lowe, parte al Bambino Gesù lo studio clinico della Fondazione Telethon sull’efficacia di un farmaco sperimentale per la psoriasi
Lascia un commento