Per decenni, la manovra di Heimlich è stata considerata una della procedure salvavita più efficaci, venendo inclusa nelle linee guida antisoffocamento dell’American Heart Association e dell’American Red Cross dal 1976.
Nonostante questo ed altri metodi raccomandati utilizzati per rimuovere corpi estranei occludenti le vie aeree, 5.000 persone muoiono ogni anno causa soffocamento solo negli Stati Unita d’America.
Gli esperti sperano che due innovativi presidi, il “LifeVac” ed il “Dechoker“, possano contribuire a ridurre l’incidenza di questi decessi facilmente preventivabili.
Entrambi i dispositivi sono di semplice utilizzo e funzionano come uno “stantuffo“, generando una differenza di pressione utilizzabile per rimuovere il corpo estraneo dalle vie aeree.
Sebbeme siano costruiti in maniera molto differente, sia il LifeVac che il Dechoker utilizzano una mascherina in plastica che aderisce sulla bocca e sul naso della vittima. Dispongono entrambi di una valvola che permette solamente la fuoriuscita dell’aria dalla maschera, prevenendo il rischio di spingere in profondità il corpo estraneo presente nelle vie aeree.
I dispositivi vengono principalmente utilizzati in pazienti affetti da patologie croniche che possono determinare un rischio aumentato di soffocamento. Nonostante siano in commercio da diversi anni, esistono pochissime evidenze e non esiste alcuna pubblicazione scientifica che dimostri l’efficacia dei dispositivi LifeVac e Dechoker nel salvataggio di vite umane.
Molti specialisti sono sciettici in merito a questi presidi. Anche il dr. Henry Heimlich si espresse in passato affermando che nessuna “macchina” avrebbe mai potuto eguagliare l’efficacia di un essere umano che intervienga praticando la manovra manuale.
“Ogni azione che ritardi l’utilizzo della manovra di Heimlich o che rischi di complicare la situazione del paziente potrebbe risultare fatale“, affermò il medico.
Anche il presidente dell’American College of Emergency Physician, Jay Kaplan, appare scettico in merito all’efficacia del dispositivo meccanico, ritenendo molto difficile riuscire a posizionare la mascherina ad un paziente in stato di panico e distress respiratorio derivanti da una situazione di soffocamento.
Considerando che gli studi siano stati condotti esclusivamente su cadaveri, allo stato attuale non esiste modo di determinare con esattezza quale sarebbe la risposta di una vittima di soffocamento.
I rappresentanti di LifeVac e Dechoker hanno spiegato che i dispositivi siano stati ideati per essere utilizzati qualora le manovre standard raccomandate dall’American Heart Association non siano applicabili o non abbiano dato risultati soddisfacenti.
Finché non saranno disponibili evidenze derivanti da studi validati e pubblicate su riviste scientifici a favore dell’utilizzo di questi dispositivi, non sarà possibile raccomandare l’utilizzo di LifeVac e Dechoker come tecniche standard rianimatorie.
Simone Gussoni
Lascia un commento