L’incremento in busta paga è stato finanziato dal Governo con 500 milioni di euro.
Da questo mese aumenta del 27% l’indennità di esclusività di rapporto dei dirigenti medici, veterinari e sanitari. Un risultato raggiunto dal Governo, grazie all’impegno del ministro della Salute, Roberto Speranza, con un finanziamento pari a 500 milioni di euro. L’ultimo aumento risaliva al 2019, quando furono distribuiti 490 milioni dopo dieci anni di attesa.
“E’ molto rilevante – spiega in una nota Aldo Grasselli, presidente della Federazione veterinari, medici e dirigenti sanitari (Fvm) – il fatto che non si sia trattato di un aumento una tantum, ma invece sia stata aumentata un’indennità che è pensionabile e concorre all’incremento della liquidazione e che dal 2020 è finalmente entrata a far parte della massa salariale. Condizione, questa, che determina il suo inserimento nel valore complessivo degli stipendi, i quali dovranno essere rivalutati anche per la parte appena erogata, secondo le percentuali stabilite dal Governo e dalle Regioni al rinnovo del Ccnl 2019-2021″.
Del resto, alla fine del 2020 il ministero Speranza aveva annunciato: “Abbiamo assunto oltre 60mila persone e finanziato aumenti di stipendio stabili per circa 1 miliardo di euro, con l’aumento dell’indennità di esclusività per medici e dirigenti sanitari e l’introduzione dell’indennità infermieristica”.
Dal primo gennaio, dunque, via libera a circa un miliardo in più per gli stipendi del personale sanitario. Si tratta di 500 milioni per gli aumenti stabili delle buste paga dei medici e 335 milioni per gli aumenti degli infermieri (per la prima volta è introdotta l’indennità specifica per questa professione). Altri 100 milioni finanziano l’aumento stabile per professionisti sanitari, assistenti sociali e operatori socio-sanitari (anche qui, per la prima volta, si introduce l’indennità di tutela del malato e promozione della salute).
Di seguito lo schema che sintetizza le cifre in base all’anzianità.
Redazione Nurse Times
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