I ricercatori: “I grassi dei prodotti caseari, contrariamente al credo comune, non aumentano il rischio di malattia cardiaca o di mortalità generale negli adulti in età avanzata”
Uno studio piuttosto interessante, pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition e realizzato dalla University of Texas Health Science Center di Houston (Stati Uniti), ha recentemente smontato le ipotesi che demonizzavano i grassi di latte e derivati.
Per molti anni, infatti, nonostante le scarse evidenze scientifiche a supporto, si è ipotizzato che il consumo dei grassi contenuti nel latte e nei suoi derivati fosse un fattore di rischio per sviluppare malattie cardiovascolari, diabete mellito e cancro.
I ricercatori autori dello studio, con il loro studio, hanno cercato di valutare la correlazione con la mortalità generale e per malattie cardiovascolari e il rischio di malattie cardiovascolari negli adulti in età avanzata. Per farlo hanno usato le misurazioni, effettuate per tre volte (nel 1992, sei e tredici anni dopo), di tre biomarcatori plasmatici, ovvero i livelli di tre acidi grassi nel sangue contenuti nei prodotti caseari. La popolazione coinvolta nello studio era di poco meno di tremila individui con almeno 65 anni di età.
E i risultati hanno lasciato ben pochi dubbi: non è emerso alcun legame tra i grassi contenuti nel latte e nei derivati con la mortalità per malattia cardiaca e per ictus. Marcia Otto, ricercatrice, spiega: “I nostri dati non solo supportano ma anche rinforzano di molto l’insieme crescente di prove che suggeriscono che i grassi dei prodotti caseari, contrariamente al credo comune, non aumentino il rischio di malattia cardiaca o di mortalità generale negli adulti in età avanzata. Oltre a non contribuire alla mortalità, i risultati suggeriscono che uno degli acidi grassi presenti in questi prodotti potrebbe ridurre il rischio di mortalità dalle malattie cardiovascolari, in particolare da ictus”.
E poi conclude: “Coerenti con precedenti evidenze, i nostri risultati sottolineano il bisogno di rivedere le linee guida alimentari sui prodotti derivati dal latte a completo contenuto di grassi, che sono ricchi di nutrienti come calcio e potassio. Questi sono essenziali per la salute non solo durante l’infanzia ma nell’arco di tutta la vita, in particolare in età più avanzate quando sono più comuni la denutrizione e condizioni come l’osteoporosi”.
Finora, quindi, invece di migliorare la nostra salute l’abbiamo peggiorata? Forse. Perché come sottolinea la dottoressa Otto, le Linee guida alimentari in vigore negli Stati Uniti per il periodo 2015-2020 raccomandano il consumo di prodotti come latte, formaggio, burro e yogurt senza grassi o a basso contenuto di grassi come yogurt o latte trattato che spesso contiene zuccheri aggiunti (questi sì che fanno male alla salute cardiovascolare e metabolica!)
Speriamo che altri studi vengano presto realizzati per fare luce su questa che è una questione assai controversa.
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