Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dell’organizzazione sindacale, firmato dal segretario provinciale Alfredo Sepe (foto) e diffuso dopo l’incontro in prefettura.
Fials Bologna denuncia con una missiva lo stato di demansionamento degli infermieri dell’Ausl di Imola, costretti a svolgere quotidianamente, ormai da anni, mansioni inferiori al proprio profilo professionale a causa della grave e cronica carenza del personale di supporto (Oss).
Si è concluso ieri l’incontro in prefettura, dove la parte datoriale ha dichiarato nero su bianco quanto denunciato sempre e solo dalla Fials. È stato fatto di tutto, da parte del sindacato, per evitare lo scontro in tribunale, ma la misura è colma. Non si può, davanti a simili dichiarazioni, rimanere inermi.
Il giorno che un infermiere finirà in tribunale perché non ha, ad esempio, pianificato e documentato l’assistenza in modo pertinente, completo, contestuale e veritiero, vogliamo forse credere che il giudice accoglierà la scusante dell’aver dovuto fare attività che non competono all’infermiere per l’assenza di personale di supporto?
Sorge quindi il dubbio che, in questo caso, il demansionamento sia una precisa strategia con la quale l’Azienda utilizza i propri dipendenti, assunti con una precisa qualifica professionale, e li adibisce o li costringe ad attività, compiti e funzioni che non spettano a quella professione ma ad altre categorie o qualifiche.
Realizza così figure intercambiabili o che comunque sopperiscono alle carenze organiche, con un risparmio sul bilancio aziendale. Bilancio che questa Azienda si è sempre professata orgogliosa di licenziare in pareggio, e di essere una delle poche in Regione a riuscirci.
Nostro malgrado, visti gli innumerevoli tentativi di conciliazione, siamo costretti a far valere il ruolo e le finalità istituzionali e sociali di questa organizzazione sindacale nelle sedi che si riterranno più opportune, anche con azioni di rilevante visibilità mediatica. Coinvolgeremo tutti gli infermieri che, a vario titolo, subiscono il demansionamento, ricorrendo al tribunale del lavoro per ristabilire la legalità e chiedere un risarcimento per danno professionale.
Redazione Nurse Times
ALLEGATO 1: Denuncia Fials Bologna
ALLEGATO 2: Verbale prefettura
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