Corso formativo gratuito dell’Università San Raffaele, promosso da generation Italy, con Intesa Sanpaolo, Sky e Fnopi
Milano, 7 aprile – È online il corso di formazione gratuito, con direzione scientifica a cura dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dedicato a tutto il personale infermieristico italiano sulle procedure richieste per la gestione di Covid-19. Il corso – disponibile sul sito della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) al seguente indirizzo www.fnopi.it – è diviso in tre moduli per una durata complessiva di otto ore.
Le lezioni offrono indicazioni operative e immediatamente applicabili a supporto degli operatori sul campo su tematiche riguardanti la protezione individuale, la ventilazione non invasiva e la gestione dello stress in situazioni di emergenza.
Nello specifico, il corso coprirà i seguenti temi: Dispositivi di Protezione Individuale, DPI (presentazione dei principali dispositivi di protezione individuale e delle corrette modalità d’uso da parte del personale infermieristico e medico nel trattamento di pazienti affetti da Covid-19); ventilazione non invasiva, NIV (indicazioni pratiche per l’utilizzo e il monitoraggio delle tecniche di ventilazione non invasiva – CPAP e BiPAP – nella gestione di pazienti affetti da Covid-19); gestione dello stress in situazioni di crisi (riconoscimento dei segnali di stress e identificazione delle principali tecniche di gestione dello stesso in situazioni di crisi).
Il corso, che riconosce ai partecipanti crediti per l’Educazione Continua in Medicina (ECM – 10,4) validi su tutto il territorio nazionale, è stato promosso da Generation Italy (fondazione no-profit indipendente creata da McKinsey & Company) attraverso il coordinamento dei partner; dall’Università Vita-Salute San Raffaele e dal Gruppo San Donato, che ne sono responsabili scientifici; da Intesa Sanpaolo, partner di progetto per la produzione e promozione del corso; da Sky Italia, che ha permesso la realizzazione dei video mettendo a disposizione la sua capacità creativa e produttiva; e da FNOPI-Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, partner per l’erogazione del corso e l’accreditamento nazionale.
Le lezioni si rivolgono a tutto il personale infermieristico che ogni giorno è in prima linea in tutto il territorio nazionale per combattere il virus. Obiettivo del corso è quello di offrire tecniche e migliori pratiche, in particolare per coloro i quali non abbiano avuto esperienze dirette o continuative nei reparti di terapia intensiva.
“Partecipiamo con soddisfazione a questa iniziativa e mettiamo a disposizione di tutti la competenza del nostro Ateneo e degli ospedali del Gruppo San Donato impegnati in questo contesto così difficile”, ha affermato il professor Enrico Gherlone, Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele. “La condivisione del sapere è il compito essenziale a cui siamo chiamati come docenti, una condivisione – ha aggiunto – che diventa ancora più cruciale quando in gioco c’è la sicurezza degli operatori sanitari e di tutti i cittadini”.
“In una terapia intensiva, osservare e conoscere da vicino il malato è fondamentale, specie quando nell’emergenza siamo chiamati a decisioni che siano efficaci e rapide insieme. L’esperienza che abbiamo con i pazienti critici in generale e l’esperienza specifica che abbiamo accumulato in queste durissime settimane in Lombardia sono un patrimonio prezioso che mettiamo a disposizione dei colleghi”, ha sottolineato il professor Alberto Zangrillo, Prorettore per le Attività Cliniche Istituzionali dell’Ateneo e primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.
“Tutti siamo di fronte a un nemico che non conoscevamo”, ha rimarcato il professor Roberto Burioni, ordinario di Microbiologia e Virologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.
“Faremmo un favore troppo grande al virus trovandoci in un’aula a fare formazione, quindi usiamo la rete e condividiamo tutto quello che finora sappiamo. Avere personale sanitario preparato – ha concluso Burioni – è fondamentale sia per i pazienti, sia per la sicurezza degli operatori: questa è una battaglia in cui non possiamo cedere”.
Redazione Nurse Times
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