Home NT News Coronavirus, soldi in cambio di certificato vaccinale: medico indagato dai Nas di Treviso
NT NewsRegionaliVeneto

Coronavirus, soldi in cambio di certificato vaccinale: medico indagato dai Nas di Treviso

Condividi
Coronavirus, soldi in cambio di certificato vaccinale: medico indagato dai Nas di Treviso
PADOVA 03–05-2021 BERGAMASCHI/FOSSELLA CENTRO VACCINI FIERA- PADIOGLIONE 8 - INIZIO VACCINAZIONE NUOVO PADIGLIONE . - CENTRO VACCINI FIERA- PADIOGLIONE 8 - INIZIO VACCINAZIONE NUOVO PADIGLIONE - fotografo: BERGAMASCHI/FOSSELLA
Condividi

L’uomo, non ancora vaccinato, avrebbe tentato di corrompere un’impiegata amministrativa dell’hub di Godega di Sant’Urbano.

Un medico dell’Usca di Godega di Sant’Urbano (Treviso) avrebbe tentato di corrompere un’impiegata amministrativa del locale hub vaccinale, offrendo 100 euro in cambio di un regolare certificato vaccinale, ma senza aver mai ricevuto nessuna dose di vaccino anti-Covid. Sulla condotta dell’uomo, che fino a qualche tempo fa si occupava di eseguire l’anamnesi dei pazienti in attesa dell’inoculazione del siero, i Nas di Treviso hanno ora aperto un’indagine, sollecitata dall’Ulss 2. Si intende appurare anche se si tratti di un caso isolato o di una pratica consolidata.

I carabinieri hanno già ascoltato le versioni dei due protagonisti di questa vicenda, entrambi sospesi dai rispettivi ruoli all’interno dell’hub. Il presunto tentativo di corruzione, confermato agli investigatori dall’impiegata amministrativa, non si sarebbe comunque concretizzato. Ai colleghi del medico, che probabilmente voleva ottenere il certificato per evitare le sanzioni destinate al personale sanitario no vax, non è infatti sfuggito lo strano rapporto con l’impiegata, incaricata di provvedere al rilascio del certificato dopo l’inoculazione del vaccino: i due erano stati visti spesso confabulare in disparte.

«Abbiamo trasmesso una relazione ai Nas dei carabinieri, che adesso effettueranno tutti gli approfondimenti necessari per ricostruire i fatti – spiega il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi. Sui contenuti di quanto fin qui emerso, essendoci un’indagine in corso, non diciamo nulla. Saranno i Nas a fare piena luce sull’accaduto. Anche in quest’occasione vanno sottolineati lo scrupolo e l’attenzione del nostro personale, che ha immediatamente provveduto ad allertare la direzione in presenza di una situazione sospetta».

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
LazioNT NewsRegionali

Convegno “Universalità delle cure e sostenibilità dei Ssn in Europa”: appuntamento a Roma il 22 novembre

Nell’ambito delle iniziative correlate al Giubileo 2025, organizzate dalla Conferenza Episcopale Italiana insieme...

LazioNT NewsRegionali

Ostia (Roma), uomo morto per possibile shock anafilattico: indagati tre medici del Centro Paraplegici

Tre medici sono indagati per la morte di Massimo Gialli, camionista 68enne,...

Emilia RomagnaNT NewsRegionali

Reggio Emilia, violenza in Pronto soccorso: 16enne prende a pugni due infermieri

Un episodio di violenza ai danni del personale sanitario si è verificato...