In crescita anche la proporzione di donne e di persone con tre o più patologie pre-esistenti.
Nel secondo trimestre dell’epidemia di Covid-19 è aumentata leggermente l’età media dei decessi e la proporzione di donne. E’ quanto emerge dall’aggiornamento del report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 appena pubblicato su Epicentro, il portale dell’Istituto Superiore di Sanità dedicato all’epidemiologia per la sanità pubblica.
Tra le co-morbosità pre-esistenti, nei decessi del secondo periodo, aumentano le persone con fibrillazione atriale, demenza (più che raddoppiate) e insufficienza respiratoria cronica (quasi raddoppiate). Aumentano i decessi di persone con tre o più patologie pre-esistenti e diminuiscono quelli di persone con meno patologie o nessuna. Ciò sembra indicare che, nel secondo periodo, i decessi riguardano persone più anziane e con una condizione di salute pre-esistente peggiore rispetto ai decessi relativi al primo trimestre.
“Questo dato – affermano gli autori del report – può essere spiegato da maggiori conoscenze circa l’infezione e da maggiori capacità e tempestività di cura della stessa nel periodo giugno-agosto. Inoltre è verosimile che nei mesi di marzo e aprile il Covid-19 sia stato sottodiagnosticato in molti deceduti anziani fragili (come per esempio quelli in Rsa). Ciò può aver portato una sottostima del carico di patologie dei deceduti in tale periodo”.
Redazione Nurse Times
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