I risultati di una recente ricerca, pubblicati su The Lancet, sembrano contraddire quelli di lavori precedenti.
Remdesivir non sembra offrire benefici evidenti nel trattamento dei pazienti affetti da forma grave di Covid-19. Lo rivela un nuovo studio pubblicato su The Lancet, che ha analizzato il periodo compreso tra il 22 marzo 2020 e il 29 gennaio 2021, includendo oltre 14mila pazienti provenienti da 35 Paesi.
I risultati mostrano benefici irrilevanti in termini di riduzione della mortalità, che si attesta attorno al 15% sia nel gruppo remdesivir sia in quello di controllo. Tra i pazienti che erano già in ventilazione meccanica il decesso è sopraggiunto nel 42% dei riceventi remdesivir, contro il 39% dei controlli. E nei pazienti che non hanno ricevuto ventilazione meccanica, ma assumevano solo ossigeno supplementare, i decessi si sono verificati nel 15% del gruppo remdesivir e nel 16% dei controlli. Considerando tutti i pazienti ricoverati, la mortalità è stata del 12% nel gruppo remdesivir e del 14% in quello di controllo: una differenza insufficiente per decretare la superiorità del farmaco rispetto al placebo.
I numeri dello studio sembrano contraddire le precedenti affermazioni del produttore e i rusultati di precedenti ricerche, secondo cui il farmaco sarebbe in grado di ridurre la degenza media dei ricoverati per Covid. Gli autori, comunque, sottolineano che, stando ad alcuni dati, remdesivir potrebbe ridurre la gravità della malattia nei pazienti non ospedalizzati o in quelli con malattia lieve al momento del ricovero.
Redazione Nurse Times
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