Pur sottolineando i progressi compiuti in poco tempo dalla scienza nella lotta al Covid-19, l’Organizzazione Mondiale della Sanità cerca di scongiurare facili illusioni.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la diffusione dei vaccini non basterà a farci raggiungere l’immunità di gregge nel 2021. La dottoressa Soumya Swaminathan, ricercatrice capo dell’Oms, ha quindi sollecitato il mantenimento del distanziamento sociale e delle mascherine.
E pur sottolineando gli «incredibili progressi» compiuti in meno di un anno dagli scienziati con lo sviluppo di vaccini sicuri ed efficaci, conferma che «ci vuole tempo per la produzione di dosi: non solo milioni, qui stiamo parlando di miliardi». Ha evidenziato inoltre: «I vaccini arriveranno e andranno in tutti i Paesi, ma nel frattempo non dobbiamo dimenticare che ci sono misure sanitarie e sociali che funzionano e che dovrebbero essere adottate almeno per il resto dell’anno».
Il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus (foto), allo stesso tempo, ha chiesto «un impegno collettivo per far sì che entro i prossimi 100 giorni le vaccinazioni per gli operatori sanitari e i soggetti ad alto rischio siano in corso in tutti i Paesi». E ha aggiunto: «Arginare la trasmissione di Sars-CoV-2 limita la possibilità di sviluppare nuove varianti pericolose. Con nuove cure in arrivo, speriamo si possano salvare più vite in caso di malattia grave. Ma ora più che mai dobbiamo seguire le basi di salute pubblica, ossia le misure anti contagio. Chiediamo a tutti i Paesi di aumentare il sequenziamento del virus Sars-CoV-2 per integrare gli sforzi di sorveglianza, monitoraggio e test in corso e condividere questi dati a livello internazionale. Questo ci aiuta a capire meglio quando vengono identificate varianti che destano preoccupazione».
E ancora: «L’Oms ha pubblicato una guida completa per implementare la sorveglianza e un quadro di monitoraggio del rischio per aiutare i Paesi a creare programmi di sequenziamento ad alto impatto. Siamo consapevoli che il sequenziamento richiede attrezzature specializzate, una forza lavoro qualificata e una stretta collaborazione tra esperti, ma chiediamo di aumentare questa attività. Basandosi sulle nostre reti di laboratori esistenti, l’Oms sta lavorando con i Paesi per migliorare la capacità di sequenziamento e estendiamo il nostro supporto a chi ne ha bisogno».
Infine: «Martedì il gruppo di ricerca e sviluppo Blueprint dell’Oms convocherà scienziati di tutto il mondo per stabilire le priorità di ricerca globali per l’anno a venire, comprese le varianti di virus e il sequenziamento. In questo momento l’aspetto più cruciale è che si sequenzi il virus in modo efficace, così da sapere come sta cambiando e come rispondere. Ad esempio, mentre la diagnostica e i vaccini sembrano ancora essere efficaci contro il virus attuale, potremmo aver bisogno di modificarli in futuro».
Redazione Nurse Times
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