Rilanciamo l’approfondimento pubblicato sul portale della Società scientifica nazionale infermieri specialisti del rischio infettivo.
La Commissione nazionale per la salute della Repubblica Popolare Cinese aggiorna costantemente il mondo sulla diffusione del coronavirus 2019-nCoV. Lunedì 27 gennaio ha comunicato di aver messo sotto osservazione 30.453 persone mentre i numeri continuano a salire. Ad oggi si contano 82 decessi (25 solo nelle ultime 24 ore) su 2.887 casi confermati in laboratorio e notificati, di cui 2.827 in Cina. Le notifiche riguardano principalmente la stessa Cina e, in misura minore, il resto dell’Asia, l’Australia, l’Europa (tre casi in Francia), il Canada e gli Stati Uniti.
Tra i casi notificati al 26 gennaio, 15 riguardavano operatori sanitari, ossia coloro che agiscono alla frontiera in caso di epidemie e pandemie. Ecco perché ANIPIO ha scelto di condividere con gli operatori alcune indicazioni da applicare nella loro pratica quotidiana. Non solo, ANIPIO mette a disposizione i propri esperti per rispondere a quesiti sull’infezione da coronavirus di infermieri o altri operatori, organizzazioni sanitarie e cittadini. Il nostro contatto per info è il dottor Gaetano Ciliento ([email protected]). Intanto il ministero della Salute ha potenziato il numero verde 1500 per fornire informazioni ai cittadini sul nuovo coronavirus (in italiano, inglese e cinese).
Il coronavirus 2019-nCoV è un nuovo ceppo di coronavirus, mai identificato precedentemente nell’uomo. La trasmissione da uomo a uomo è ormai stata confermata. Tuttavia non sono ancora disponibili informazioni certe in merito alle modalità di trasmissione del virus. Anche la fonte dell’infezione – fa sapere ECDC – è sconosciuta, pertanto potrebbe essere ancora attiva. È quindi necessario porre in atto misure di controllo e prevenzione rigorose e tempestive. Di seguito le indicazioni di ANIPIO.
PER GLI OPERATORI SANITARI
1. Rispettare le precauzioni standard, da droplet e da contatto come da procedure presenti negli ospedali, oltre alle indicazioni specifiche per il Coronarovirus (2019-nCov).
2. Accurata igiene delle mani.
3. Accurata igiene delle superfici ambientali.
4. Mantenersi informati e aggiornati sul tema, seguendo le indicazioni della struttura sanitaria in cui si lavora e consultando i seguenti link.
Ministero della salute
Istituto Superiore di Sanità
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)
- Coronavirus
- Live: Q&A on novel coronavirus
- Clinical management of severe acute respiratory infection when novel coronavirus (nCoV) infection is suspected (draft)
European Center for Disease Prevention and Control (ECDC)
- Guideline for Isolation Precautions: Preventing Transmission of Infectious Agents in Healthcare Settings (2007)
- Risk assessment pneumonia Wuhan China, 26 Jan 2020
- Q&A on novel coronavirus
Centers for Disease Control and Prevention (CDC) – Due check-list utili per gli ISRI
- Check list per la preparazione di un ospedale
- Check list per la preparazione degli operatori sanitari per il trasporto e l’arrivo dei pazienti potenzialmente infetti con coronarovirus (2019 nCoV)
National Association of County and City Health Officials (NACCHO)
PER TUTTI
Il coronavirus 2019-nCoV appartiene alla vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi, quali la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS). Applicare una corretta etichetta respiratoria è quindi fondamentale, e a questa va sempre associata l’igiene delle mani e il controllo dell’ansia da contagio.
Questo in sintesi. Volendo entrare nel merito, ricordiamo che quando si parla dicorretta etichetta respiratoria ci si riferisce a specifici comportamenti da mettere in atto per tenere sotto controllo il rischio di trasmissione di microrganismi (virus, etc.) da persona a persona. La malattia si trasmette quando la persona infetta tossisce o starnutisce, e le goccioline (droplets) vengono depositate su un’altra persona o nell’ambiente.
Cosa fare
1. Mantenere, quando possibile, la distanza di sicurezza tra persone: almeno un metro.
2. Proteggere la bocca e il naso durante starnuti o colpi di tosse, utilizzando fazzoletti di carta o, in mancanza d’altro, la manica del proprio abito.
3. Smaltire il fazzoletto di carta in un portarifiuti immediatamente dopo l’utilizzo.
4. Praticare l’igiene delle mani con acqua e sapone, oppure con soluzione alcolica per mani.
5. Tenere sotto controllo l’ansia da contagio grazie all’adesione ai corretti comportamenti: sono pochi, ma estremamente efficaci.
Due consigli importanti
1. La mascherina usa e getta deve aderire perfettamente al naso e al volto, e deve coprire completamente naso e bocca.
2. L’igiene delle mani va praticato con cura, igienizzando tutte le parti delle mani, fino al polso.
E ricordate che una mascherina indossatain modo non corretto e/o una igiene delle mani eseguita frettolosamenteequivale a scarsa o inadeguata protezione. Questi comportamenti vanno applicati in qualsiasi contesto! In casa, in negozio, in autobus o su qualsiasi altro mezzo di trasporto, al cinema, in pronto soccorso, in ospedale, in sala d’attesa, in ambulatorio…
Al rientro da un viaggio
Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova a Wuhan, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Qualora una persona rientri da un viaggio a Wuhan e sviluppi sintomi respiratori nei 14 giorni successivi al rientro, dovrebbe rivolgersi immediatamente al proprio medico e informarlo del viaggio.
Redazione Nurse Times
Fonte: ANIPIO
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