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Coronavirus, Asl Brindisi segnala certificati di esenzione dal vaccino rilasciati da medici di base

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Coronavirus, Asl Brindisi segnala certificati di esenzione dal vaccino rilasciati da medici di base
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Ne hanno usufruito alcuni operatori sanitari non ancora vaccinati. Ma il rilascio è permesso solo ai medici vaccinatori.

L’Asl Brindisi ha segnalato alla Procura della Repubblica alcuni casi di certificati rilasciati da medici di base a operatori sanitari per giustificarne la mancata vaccinazione anti-Covid. L’anomalia, come noto sta nel fatto che tali certificati possono essere rilasciati solo da medici vaccinatori.

“Siamo chiamati a gestire casi di sanitari che non si sono vaccinati – afferma Giuseppe Pasqualone, direttore generale dell’Azienda sanitaria – e che hanno presentato certificati medici pur di evitare il vaccino, ma i giudici hanno dato loro torto. Ciò fa capire che questi medici non conoscono le regole, le circolari ministeriali e del commissario di governo. Dovrebbero invece sapere che gli unici a poter dispensare dal vaccino sono i medici vaccinatori. Questi comportamenti anomali, e talvolta maldestri, li abbiamo segnalati all’Ordine dei medici e all’autorità giudiziaria. Sono state presentate certificazioni poi sconfessate dagli specialisti, che hanno detto esattamente il contrario di quanto attestato dai medici di medicina generale. In alcuni casi sono state certificate patologie, come quelle allergiche, per le quali il vaccino è addirittura raccomandato”.

Il Dipartimento Salute della Regione Puglia ha chiesto ai direttori di tutte le Asl e degli ospedali pugliesi di comunicare, entro le 12 di oggi, 20 settembre, il numero delle esenzioni dal vaccino concesse dai medici vaccinatori. L’Asl Brindisi, unica in Puglia ad avere finora adottato provvedimenti di sospensione dal lavoro nei confronti di propri dipendenti non vaccinati, con lettere di diffida ha esortato a immunizzarsi gli operatori sanitari che risultano ancora oggi privi di protezione vaccinale contro il coronavirus.

Questi operatori dovranno vaccinarsi dal 22 al 27 settembre. Se ciò non dovesse avvenire, i loro nominativi saranno segnalati agli Ordini professionali di appartenenza, che provvederanno alla sospensione. Sono 147 i sanitari non vaccinati ai quali la stessa Asl aveva chiesto di giustificare la mancata immunizzazione. Le lettere di diffida hanno riguardato, tra questi, tutti coloro che non hanno fornito valide giustificazioni.

“Nel merito, gli specialisti che abbiamo interpellato – spiega ancora Pasqualone – hanno dichiarato, con dettagliate relazioni che abbiamo prodotto in giudizio, esattamente il contrario di quanto scritto dai medici di base. Poi ci sono i furbi, i quali non hanno scritto che il loro assistito non si può vaccinare, ma hanno rilasciato un certificato medico di malattia che in alcuni casi viene reiterato per poter prolungare l’astensione dal lavoro”.

Redazione Nurse Times

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