Riguardano l’impiego dei farmaci ruxolitinib, remdesivir, opaganib e baricitinib.
Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e Comitato etico unico nazionale hanno concluso il processo di autorizzazione per altri quattro studi clinici sui farmaci per il trattamento della malattia Covid-19.
Il primo è uno studio di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato versus placebo, multicentrico, per valutare l’efficacia e la sicurezza d’impiego di ruxolitinib in pazienti con Covid-19, associato a tempesta citochinica. Ruxolitinib è un inibitore selettivo delle Janus Associated Kinases (JAKs) JAK1 e JAK2, già autorizzato in Europa per altre indicazioni terapeutiche.
Il secondo è uno studio in aperto di fase 2/3 a braccio singolo, volto a valutare la sicurezza, la tollerabilità, la farmacocinetica, e l’efficacia di remdesivir in partecipanti dalla nascita a <18 anni di età, affetti da Covid-19. Il remdesivir è un farmaco antivirale che lo scorso giugno ha già ricevuto dall’Ema la raccomandazione all’autorizzazione condizionata per il “trattamento della malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) negli adulti e negli adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni e peso pari ad almeno 40 kg) con polmonite che richiede ossigenoterapia supplementare”.
Il terzo è uno studio di fase 2, randomizzato, doppio cieco versus placebo, che impiega opaganib in soggetti adulti ospedalizzati, affetti da polmonite da SARS-CoV-2. Opaganib è un inibitore dell’enzima sfingosina chinasi-2 (SK2), ancora in fase clinica di sperimentazione per molteplici indicazioni oncologiche.
Il quarto è uno studio di fase III, randomizzato, in doppio cieco, controllato versus placebo, multicentrico, per valutare l’efficacia e la sicurezza d’impiego di baricitinib in pazienti con Covid-19. Il Baricitinb è un inibitore delle Janus Associated Kinases (JAKs) JAK1 e JAK2 autorizzato in Italia per il trattamento dell’artrite reumatoide.
Redazione Nurse Times
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