L’evento formativo “Il recovery in psichiatria: un modo nuovo di vivere il quotidiano e di affrontarne le sfide”, che avrà luogo a Bergamo presso la sede della Casa del Giovane il prossimo 23 ottobre, vuole essere un momento di incontro tra le diverse professioni sanitarie (medici psichiatri, infermieri, educatori e terapisti della riabilitazione psichiatrica), gli utenti e i familiari (associazioni a livello regionale e provinciale) per contribuire alla conoscenza del concetto di Recovery e favorire la sua diffusione nel linguaggio delle pratiche clinico/assistenziali e riabilitative dei servizi , delle politiche socio-sanitarie e della ricerca in psichiatria di comunità.
Il Convegno, organizzato dal gruppo IDEM (Infermieri della Mente), ha l’obiettivodi sensibilizzare in primis gli operatori sanitari per promuovere percorsi riabilitativi in ambito psichiatrico orientati al recovery e all’utilizzo dei suoi strumenti operativi, sulla base di esperienze riabilitative che via via si consolidano sul territorio regionale.
Il “Recovery” rappresenta “il raggiungimento di una qualità di vita accettabile” e consiste in un percorso che si prefigge di affrontare la questione della malattia mentale con un approccio assolutamente olistico, considerando l’utente psichiatrico non più soltanto come ‘corredo di sintomi’ identificabile con un’entità nosologica, ma come ‘persona’ nella sua globalità, quindi, anche come cittadino.
Nel “recovery” l’individuo contribuisce attivamente e con piena responsabilità allo sviluppo della comunità di appartenenza.
Il fatto per esempio di essere ‘consumatori’ (consumers), dà il diritto di esprimere un’opinione su ciò che viene prodotto e consumato, si tratti di cibo, trasporti o sanità. Esprimere la propria opinione significa avere potere decisionale, compreso quello di orientare la propria vita verso una direzione scelta in maniera autonoma.
Da questi concetti prendono forma azioni e movimenti nuovi: empowerment, gruppi di auto/mutuo aiuto con gli ESP (esperti in supporto tra pari), la rete comunitaria attraverso cui l’utenza può cercare di diventare protagonista nella tutela della salute, di migliorare la propria vita, fino a configurare un agire «sociale» per l’affermazione dei diritti e doveri, della convivenza pacifica o di altri valori civici fondamentali.
Il diritto alla cura viene declinato come diritto alla salute mentale e diritto di cittadinanza, ponendo attenzione alla contrattualità del malato e alla promozione della sua capacità di autodeterminazione.
Nel corso degli anni il gruppo ha ottenuto alcuni piccoli ma significativi risultati per la professione infermieristica in ambito psichiatrico diventando in diverse occasioni partner nei tavoli tecnici e nei progetti innovativi di Regione Lombardia e soprattutto con l’organizzazione di momenti formativi specifici organizzati sia in collaborazione con Regione Lombardia sia maniera autonoma su temi di attualità per la psichiatria.
All’appuntamento del 23 ottobre a Bergamo, sarà portato anche il contributo di alcuni utenti psichiatrici che, con forza e coraggio, stanno portando avanti progetti in linea con i principi del recovery attraverso l’associazionismo, per trovare insieme agli operatori di settore e all’interno dei servizi/strutture dei Dipartimenti di Salute Mentale nuove strategie permigliorare la loro qualità di vita ed abbattere l’esclusione, il pregiudizio e la discriminazione.
Un convegno che propone un costruttivo e vivo confronto delle molteplici esperienze di cura e guarigione per dar voce dare voce alle esperienze positive e per assumere tutti (operatori, utenti e familiari, cittadini) un impegno civile nel promuovere la cultura della guarigione e dell’auto-mutuo-aiuto nel delicato e complesso mondo della psicopatologia e nel sostenere la guaribilità possibile.
Le parole chiave in questo appuntamento del 23 ottobre prossimo saranno recovery, riabilitazione psichiatrica, empowerment, ESP (esperto in supporto tra pari), rete, guarigione, malattia mentale, stigma sociale … speranza, che saranno declinate nella loro essenza e significatività auspicando che assumano sempre più rilevanza centrale per operatori della psichiatria, utenti, familiari, cittadinanza e istituzioni.
“La disabilità è da dove partiamo, il Recovery è la nostra destinazione e la Riabilitazione la strada che percorriamo” (R.P. Liberman, 2008)
Per iscrizioni ed informazioni: Collegio IPASVI Varese – Via Pasubio, 26, Varese – Telefono: 0332 310950 – Fax: 0332 311591 Mail: [email protected] – [email protected]
Scarica la locandina convegno IDEM
Moro Cesare Infermiere A.F.D. Area Salute Mentale A.O. Treviglio – BG
Tanzi Annamaria (Consigliere Collegio IPASVI PV) Infermiera c/o C.R.M. Comunità TorchiettoSegreteria della Commissione Infermieri Area Salute Mentale della Regione Lombardia
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