Proprio pochi minuti prima di sapere che potevo occuparmi di questo articolo, una signora mi ha spiegato come per lei fare l’infermiere non necessita di una laurea, di come sia un mestiere semplicissimo e mi ha chiesto il motivo per il quale abbia scelto di fare l’infermiera nonostante la mia laurea in comunicazione…Bene.. io vorrei che gli stessi discorsi li facesse ai colleghi che hanno vissuto l’inferno dell’ospedale di Kunduz, bombardato dagli americani per presunte infiltrazioni terroristiche o più probabilmente per errore.
Persone, quelli di Medici senza Frontiere che hanno dedicato la loro vita ad assistere chi di assistenza sanitaria non poteva averne, lasciando da parte le loro stesse famiglie. Gente per la quale l’ospedale era molto di più che un luogo di lavoro, ma un posto nel quale avevano messo l’anima,
I momenti di caos e il disperato tentativo di salvare i sopravvissuti e lo sgomento del vedere morto il collega che fino a pochi minuti prima ti stava parlando.
Obama ha chisesto scusa…scusa…E scusa a chi?!
Ai pazienti uccisi o ai medici ed agli infermieri che hanno pagato con la vita l’amore per il proprio lavoro?!
Le ONG che hanno abbandonato il territorio hanno preso solo una saggia decisione. E’ auspicabile che venga attivata un’indagine approfondita per capire il motivo di questo orrore e le responsabilità che però non serviranno a riportare in vita i morti causati da questo tragico evento.
La guerra che purtroppo colpisce questi territori e quei popoli non fa altro che aumentare le fila dei migranti che ci ritroviamo a bussare alle nostre frontiere…per cui trovare una soluzione pacifica potrebbe essere il vero contributo affinchè si ritorni a pronunciare parole come rispetto per la vita, dignità, pace, tutte purtroppo dimenticate dall’orrore delle bombe.
Mina Cucinotta
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