Sono arrivati ad 84 i casi ufficialmente registrati di contagio umano dal virus della febbre del Nilo (West Nile)
Di questi, 59 sono lievi, 25 sono casi più gravi con sviluppo di encefalite. Il numero dei decessi è salito a 3, con quello di una persona, peraltro già gravemente malata (tumore in fase terminale).
Questo è il punto della situazione fatto ieri, 14 Agosto, dall’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto (i dati sono aggiornati al 13 Agosto), rispetto alla diffusione del virus trasmesso dalla zanzara ‘culex’.
L’assessore Colletto spiega “i nostri esperti riferiscono trattarsi di una situazione particolarmente intensa rispetto agli anni scorsi, la cui virulenza potrebbe essere stata aiutata dal clima caldo e umido delle ultime settimane. Tutto, peraltro, è monitorato minuto per minuto ed è assolutamente sotto controllo, motivo per cui non è il caso di parlare di un particolare allarme”.
La progressione galoppante dell’epidemia è testimoniata dal fatto che secondo i dati diffusi dallo stesso assessore Coletto pochi giorni fa, il 7 Agosto i casi di contagio erano 51, di cui 19 in forma grave, cioè neuroinvasiva. Numero di contagiati in netto aumento (64% in appena una settimana!).
“il Piano Regionale contro le Arbovirosi 2018 – aggiunge Coletto – è attivato e attuato in tutte le sue parti; le Ulss e i Sindaci collaborano e si tengono in costante contatto e le iniziative che si rivelano necessarie, come interventi di disinfestazione straordinaria, vengono effettuati. L’Attenzione nelle strutture ospedaliere fa sì che nei pronto soccorso ogni diagnosi tenga conto della possibilità che certi sintomi possano essere riconducibili alla West Nile e che le cure possano quindi scattare con immediatezza ed efficienza”.
“E’ altresì importante – raccomanda l’Assessore – che la gente mantenga un comportamento attento, seguendo anche le più banali istruzioni per difendersi dalle zanzare, come l’uso di repellenti per il corpo e per gli ambienti, indossare abiti leggeri con pantaloni e maniche lunghe, evitare di creare situazioni di stagnazione d’acqua nei giardini e nei vasi di fiori, utilizzare il più possibile, se presenti, le zanzariere alle finestre”.
Redazione NurseTimes
Fonte: www.regione.veneto.it
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