Un concorso atteso a lungo, che in Piemonte avrebbe dato un po’ di respiro respirare Asl e ospedali (in particolare Asl Città di Torino e la Città della Salute di Torino), alle prese con le ben note carenze di organico, per giunta aggravate dai piani ferie. Erano 226 i posti in ballo, le graduatorie erano state già pubblicate e le prime assunzioni stavano diventando realtà.
Ora, però, torna tutto in discussione per via dei ricorsi al Tar presentati da due infermieri, che lamentano lo sgolgimento dei colloqui orali a porte chiuse. Ricorsi sui quali il Tribunale amministrativo regionale ha deciso per la sospensiva, alla luce di un regolamento che prevede la massima trasparenza delle procedure concorsuali. Si rischia dunque di tornare al punto di partenza, con gli infermieri già contattati dalle aziende che potrebbero essere chiamati a sostenere di nuovo il colloquio orale.
Inevitabili le polemiche, scatenate in primo luogo dai vari sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursind e Nursing Piemonte). Ma anche dal mondo della politica. “Davvero è stato indetto un concorso a porte chiuse?”, si domanda Daniele Valle (Pd). E aggiunge: “Davvero con l’urgenza di assumere nuovo personale sanitario si possono commettere errori organizzativi così clamorosi, esponendosi a ricorsi amministrativi? Se ciò dovesse corrispondere al vero, saremmo in presenza di una evidente inadeguatezza dell’Azienda Zero perfino a gestire un semplice concorso”.
Non si è fatta attendere la replica della stessa Azienda Sanitaria Zero: “Ad oggi sono pervenuti da uno studio legale due ricorsi sul concorso, ma tali ricorsi non sono ancora stati depositati alla cancelleria del Tar, pertanto non è nemmeno stata definita la data di udienza. Si stanno predisponendo, in accordo con i legali incaricati di Azienda Sanitaria Zero, le memorie difensive, in previsione del deposito degli atti, per la futura discussione in giudizio”.
E ancora: “Preme sottolineare, a differenza di quanto riportato, che le prove orali si sono svolte in sale aperte al pubblico, così come prevedono le norme concorsuali, nel rispetto dei principi di trasparenza della pubblica amministrazione. Ci impegniamo a tutelare tutti i 1.957 candidati, che sono stati dichiarati idonei a ricoprire un ruolo fondamentale per il nostro servizio sanitario”.
Redazione Nurse Times
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