Colpo di scena per il concorso per 566 posti di infermieri indetto dalla Asl Bari che avrebbe dovuto coprire il fabbisogno delle aziende sanitarie pugliesi
Alla fine la prova scritta del concorso regionale per 566 infermieri, in programma dal 7 all’11 settembre alla Fiera del Levante a Bari viene rinviata.
Gli organi competenti e la ASL Bari giustificano il rinvio dall’aumento significativo dei contagi registrati negli ultimi giorni in Italia e in Puglia.
Da più parti erano arrivate critiche per la sortita in piena estate del presidente Emiliano; che disponeva la macchina organizzativa individuando nella prima decade di settembre le date per la prima prova.
Il mega concorso avrebbe visto 17mila candidati contendersi i pochi posti a disposizione.
Una strana coincidenza dovuto all’appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre p.v.?
Certo è che tantissimi infermieri ad una settimana dalla prova si erano organizzati investendo in mezzi di trasposto, prenotando treni, voli e strutture alberghiere nel capoluogo pugliese.
Perché la ASL Bari non ha deciso di rinviarlo prima? Eppure vi erano state numerose avvisaglie che avrebbero dovuto portare a questa decisione.
I primi ad insorgere erano stati gli Opi Bari e Bat; successivamente anche il candidato alla presidenza della regione Puglia Raffaele Fitto aveva criticato tale scelta definita inopportuna.
Dalla Asl fanno sapere che comunque si procederà con la pubblicazione della graduatoria di mobilità, che sarà pronta entro la prima metà di settembre.
La Asl in linea con gli impegni presi e nel rispetto delle legittime aspettative del personale infermieristico, si era già attivata per definire il personale in possesso dei requisiti di stabilizzazione 2019 – 2020 prima del concorso.
E’ infatti in corso di adozione da parte dell’azienda una delibera con la quale prende atto delle domande ricevute per cui gli infermieri saranno immediatamente chiamati per la conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.
Redazione Nurse Times
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