Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell’infermiere Lapo Raugei, referente per il turno pomeridiano del concorso organizzato in Toscana. Sotto accusa l’organizzazione della prima prova d’esame, che si è svolta ad Arezzo, e l’ambiguità delle domande a risposta multipla. Oltre 150 candidati hanno sottoscritto la richiesta di riesame inviata dall’avvocato Andrea Pettini.
L’invito a riesaminare la procedura concorsuale e una diffida dal proseguire e portare a termine la stessa senza verificarne prima le criticità segnalate. Sono 152, di cui 49 che hanno partecipato alla prova del mattino e 103 a quella del pomeriggio, gli infermieri che hanno firmato la procedura di diffida e istanza di riesame inviata all’Estar dall’avvocato Andrea Pettini. Il provvedimento arriva a seguito dell’incontro tra il legale e i professionisti sanitari che hanno partecipato al concorso dello scorso 21 giugno.
“Dal confronto con l’avvocato Pettini è emersa la possibilità di attivarci legalmente – spiega Lapo Raugei, referente per il turno pomeridiano del concorso -. Saranno portate avanti due azioni separate: una riferita alle problematiche riscontrate nella prova del mattino, l’altra relativa a quella del pomeriggio. Ringraziamo l’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia, che è stato fin dall’inizio un punto di riferimento importante, facendosi carico della questione e promuovendo l’incontro con Pettini, che ci ha permesso di capire cosa poteva essere fatto in merito ai numerosi problemi emersi durante la prova”.
Facendo puntuali riferimenti alle domande in cui i candidati hanno riscontrato criticità, in particolare nell’ambito della prova scritta e pratica, l’avvocato Pettini ha dunque diffidato l’ente di supporto tecnico-amministrativo del Servizio sanitario toscano dal portare avanti la procedura del concorso per la copertura di un posto a tempo indeterminato e la selezione per soli titoli per assunzioni a tempo determinato. In caso contrario, i firmatari del documento provvederanno a tutelarsi nelle forme di legge, anche al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti.
Redazione Nurse Times
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