Arriva in Italia tofacitinib: la prima terapia orale della classe JAK-inibitori per la forma attiva da moderata a grave della colite ulcerosa.
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che coinvolge selettivamente la mucosa del grosso intestino, il colon, colpendo primariamente la mucosa del retto ma che può estendersi a parte o tutto il colon. Si tratta di una patologia immunomediata, di natura sconosciuta, influenzata da fattori genetici, ambientali e infettivi. In Italia si stimano essere affette da questa malattia da 100.000 a 150.000 persone, con un picco di esordio tra i 20 e i 30 anni, in piena età produttiva.
Questa patologia condiziona in prospettiva tutta l’esistenza di un individuo. L’arrivo, anche in Italia, di tofacitinib citrato di Pfizer, ridurrà l’impatto negativo della colite ulcerosa (CU) sulla qualità di vita di chi ne soffre.
La Commissione Europea ha approvato di recente l’estensione dell’indicazione di tofacitinib per il trattamento di pazienti che hanno manifestato una risposta inadeguata, hanno perso la risposta o sono intolleranti alla terapia convenzionale o ad un agente biologico.
“Tofacitinib rappresenta un cambiamento significativo per i pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave, caratterizzato dalla facilità di assunzione (una compressa al mattino e una compressa alla sera) e da un effetto indiretto di ‘demedicalizzazione’, – afferma Alessandro Armuzzi, Professore di Gastroenterologia, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, riporta salutedomani.com, – Tofacitinib ha mostrato negli studi clinici registrativi delle buone performance sia nei pazienti che non erano stati trattati con le terapie biologiche e che erano refrattari alle terapie convenzionali, sia nei pazienti che avevano già fallito le terapie con farmaci biologici. Rapidità d’azione, efficacia sulla guarigione mucosale, miglioramento della qualità di vita e possibilità di una remissione mantenuta negli anni, queste le sue caratteristiche più rilevanti. Tofacitinib è un inibitore delle Janus chinasi, in grado di “spegnere” la cascata del processo infiammatorio e rappresenta una rivoluzione, un ritorno alla terapia orale ma con performance sulla gravità di malattia molto superiori e con significativi miglioramenti anche rispetto ai farmaci biologici”.
“La scienza è al centro della nostra missione e del nostro impegno quotidiano, un impegno che va oltre il laboratorio, mettendo al centro le persone e ha come grande protagonista la vita, – ha detto Efrem Appel, Direttore Inflammation&Immunology di Pfizer in Italia, – La malattia non è sempre visibile agli occhi degli altri, ma c’è e ti cambia la vita, chiedendoti di essere più forte e coraggioso. Le persone costrette a convivere con una malattia infiammatoria cronica intestinale non hanno solo il diritto a sopravvivere più a lungo possibile, ma anche a vivere dignitosamente. Quindi, lavoriamo ogni giorno affinché i pazienti affetti da malattie croniche socialmente invisibili possano avere una miglior qualità di vita, sviluppando e rendendo disponibili innovazioni scientifiche in grado di portare cambiamenti concreti nella loro vita”.
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