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Catania, Nursind proclama lo stato di agitazione all’Arnas Garibaldi

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“La situazione sta diventando insostenibile in molte unità operative. I professionisti della sanità sono costretti a lavorare in condizioni che mettono a rischio la loro salute e la qualità dell’assistenza. Non possiamo più tollerare questa inerzia da parte delle istituzioni. È tempo di un intervento risolutivo e che vengano prese in seria considerazione le aspettative del personale sanitario”. Così Salvatore Vaccaro, segretario territoriale di Nursind Catania, sindacato che ha proclamato lo stato di agitazione del personale di comparto in servizio all’Arnas Garibaldi.

Alla base della protesta ci sono le gravi carenze organizzative e strutturali che, secondo il Nursind, stanno compromettendo la qualità dell’assistenza sanitaria e la sicurezza di operatori e pazienti.

Queste le problematiche denunciate in una nota dal Nursind:

  • Carenza di personale infermieristico e di supporto – Turni scoperti e un numero insufficiente di infermieri mettono a rischio la sicurezza dei pazienti e aumentano lo stress lavorativo degli operatori.
  • Mancato riconoscimento dei differenziali economici di professionalità (DEP) – Malgrado l’approvazione del regolamento in delegazione trattante, il personale non ha ancora ricevuto i riconoscimenti economici previsti dal Ccnl.
  • Mancato riconoscimento di indennità per l’operatività in particolari U.O./servizi – Il mancato riconoscimento di indennità di terapie intensive e sub-intensive come la Medicina semi-intensiva e la Stroke Unit del P.O. Centro, così come individuate dal DM 30.1.1998 e art.107 comma 2 del Ccnl del Comparto Sanità 2019/21.
  • Assenza della banca ore – La mancata istituzione penalizza i lavoratori e compromette la gestione flessibile delle ore lavorative, come previsto dal contratto nazionale.
  • Vacanze nei ruoli di coordinamento – La mancata nomina di nuovi coordinatori, a seguito di pensionamenti, sta generando inefficienze nei reparti.
  • Mobilità interna assente – Nonostante le richieste storiche, l’assenza di criteri chiari di mobilità interna limita le opportunità di gestione ottimale delle risorse.
  • Apertura incoerente di un reparto doppione – L’attivazione della nuova UTIC di Nesima, priva di adeguate risorse, contrasta con le direttive regionali e aggrava la carenza di personale.

Vincenzo Neri, segretario aziendale di Nursind Arnas Garibaldi, aggiunge: “Questa protesta non è solo una richiesta di diritti per il personale, ma un grido d’allarme per garantire la sicurezza dei pazienti e il funzionamento dei servizi. Chiediamo alle autorità competenti di ascoltare e agire, perché la sanità non può aspettare”.

Il Nursind ha attivato la richiesta di procedura di conciliazione e raffreddamento presso la prefettura, come previsto dalla Legge n. 146/90. L’obiettivo è ottenere un intervento urgente per risolvere criticità che, se non affrontate, rischiano di compromettere irrimediabilmente l’assistenza erogata ai pazienti .

Redazione Nurse Times

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