Home Infermieri Cassazione: “Anche lavoratore di azienda privata ha diritto a buono pasto”
InfermieriNormativeNT News

Cassazione: “Anche lavoratore di azienda privata ha diritto a buono pasto”

Condividi
Infermieri e buoni pasto, Nursing Up: "Nel 2022 siamo ancora costretti a ingaggiare battaglie legali per un diritto sacrosanto"
Condividi

Prima volta che la Cassazione si pronuncia per la sanità privata.

Con l’ordinanza n. 23255 del 31.07.2023, in seguito ad altra pronuncia dello stesso tenore, la n. 145 del 24.03.2023, la Cassazione ha consolidato il principio, relativo alla sanità privata (art. 68 CCNL AIOP – ARIS – Fondazione don Carlo Gnocchi onlus 2002 – 2005), dopo ripetuti e conformi pronunciamenti in ambito pubblico

Per cui “…deve essere data continuità alle pronunce di questa Corte che hanno specificato, quanto ai buoni pasto, il principio secondo cui l’attribuzione del buono pasto è condizionata all’effettuazione della pausa pranzo che, a sua volta, presuppone, come regola generale, che il lavoratore osservi un orario di lavoro giornaliero di almeno sei ore, in quanto la loro attribuzione non riguarda né la durata né la retribuzione del lavoro ma è finalizzata a compensare l’estensione dell’orario lavorativo, con una agevolazione di carattere assistenziale diretta a consentire il recupero delle energie psicofisiche degli interessati; si tratta di principio espresso in materia di pubblico impiego privatizzato ma, per le ragioni di affinità della materia già evidenziate, trattandosi di inadempimento all’obbligo contrattuale collettivo di istituzione del servizio mensa o erogazione dei buoni pasto, può e deve essere applicato anche al caso in esame”.

La pronuncia trae origine dalla richiesta di alcuni lavoratori di pagamento di somme a titolo di risarcimento dei danni per la mancata istituzione del servizio mensa con ragguaglio a ogni giorno di effettiva presenza in servizio eccedente le sei ore giornaliere.

La Corte di Cassazione, confermando quanto statuito dalla Corte Territoriale di Bari, ha confermato una posizione di diritto soggettivo del lavoratore della sanità privata alla mensa, direttamente tutelato dal contratto collettivo, quale componente naturale del contratto di lavoro dipendente, con l’unica condizione soggettiva, di un orario superiore alle sei ore ed oggettiva, legata al numero dei dipendenti (più di 160) in forza presso la struttura.

Redazione NurseTimes

Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes

Scarica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org/index.php

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Disabile trattato in modo "disumano": per la Cassazione scatta il reato di tortura
NT News

Diritto di critica in sanità: la Cassazione ridefinisce i confini tra denuncia e mobbing

La recente ordinanza n. 3627 del 12.02.2025 della Corte di Cassazione offre...

Contratto sanità pubblica trentina, i sindacati (Cisl Fp, Uil Fpl, Nursing Up): "Importanti passi avanti"
NT News

Rsa anziani: ancora nessun rinnovo del contratto Anaste

CGIL, CISL E UIL NON VOGLIONO DISCUTERNE CON GLI ALTRI SINDACATI Roma,...

Asl CN2 (Alba-Bra): avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico
Avvisi PubbliciLavoroNT NewsPiemonteRegionali

Asl Cuneo 2: avviso pubblico per un posto da infermiere pediatrico

L’Asl Cuneo 2 (Alba e Bra) ha indetto un avviso pubblico, per...

Etica & DeontologiaFNopiInfermieriNT News

Approvato l’aggiornamento del Codice Deontologico: nuove linee guida per la professione infermieristica

La sanità e la professione infermieristica sta per entrare in una nuova era. Durante una seduta...