E’ la triste constatazione che arriva alla luce dello stato dell’arte in cui versa la professione infermieristica
Gli infermieri in questi ultimi due anni di emergenza pandemica hanno tenuto in piedi un sistema sanitario pieno di falle, colpito duramente da decisioni politiche poco lungimiranti, sottoposto ai tagli di risorse finanziarie e, conseguentemente, di personale sanitario. Un sistema sanitario martoriato che si è ritrovato all’improvviso ad affrontare una grave emergenza facendo i conti con il recente passato.
Gli infermieri in primis hanno fatto sì che il sistema non crollasse, sacrificandosi anche a costo della vita (90 quelli deceduti in seguito all’infezione da covid 19), saltando riposi, reinventandosi ed adattandosi alle continue esigenze di salute che in quel momento richiedeva il sistema ospedaliero e territoriale.
Con 135mila infermieri contagiati da inizio pandemia, favoriti dalla carenza di professionisti, l’assistenza rischia di esserne seriamente compromessa.
Ma evidentemente tutto questo non è servito a raggiungere quel riconoscimento economico e professionale che tutti gli infermieri italiani si aspettavano.
E mentre gli infermieri italiani occupano le ultime posizioni tra i professionisti meno pagati d’Europa, gli operatori socio sanitari avanzano.
E lo fanno in ogni ambito: sia professionale, con riconoscimento professionale, sia economico con possibilità di carriera all’interno del sistema sanitario nazionale.
Nel rinnovo del contratto nel comparto sanitario, gli Oss raggiungono risultati mai sperati prima della pandemia.
E allora? Inutile lamentarsi sul web attraverso sterili messaggi o commenti. Una grossa opportunità per gli infermieri è stata persa, e a poco serviranno gli “Stati Generali” annunciati dalla FNOPI, con il contratto in dirittura d’arrivo e con le regioni sempre più decise a sostituire gli infermieri con gli operatori socio sanitari.
Si doveva alzare prima la voce per reclamare i propri sacrosanti diritti. Quelle di oggi sono urla nel silenzio assordante della politica.
Salvatore Petrarolo
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