“Aumentano i posti letto in diversi reparti, ma senza nuove assunzioni di personale”. Nursind lancia l’allarme sulla carenza di personale sanitario al Policlinico di Messina, sottolineando la difficoltà di fornire adeguata sssistenza ai pazienti e annunciando uno sciopero in ottobre. Lo fa attraverso una nota a firma del segretario territoriale Ivan Alonge, del segretario aziendale Massimo Latella e dei rappresentanti sindacali aziendali.
“Già nei mesi estivi – si legge nella nota – gli infermieri avevano affrontato enormi problemi per garantire i turni. La nota dello scorso 13 settembre prevede l’incremento di posti letto nelle Unità operative di Pneumologia e Chirurgia vascolare. Nello specifico, quattro posti letto aggiuntivi in Pneumologia e sei posti letto aggiuntivi in Chirurgia vascolare, di cui tre dedicati al piede diabetico e tre posti ordinari. Inoltre si aggiungono ulteriori sale operatorie per Ortopedia e Odontoiatria”.
Prosegue la nota: “Siamo perplessi e sgomenti di fronte a tali decisioni, che gravano sul personale, già insufficiente per i pazienti attualmente ricoverati e che si troverà a dover garantire assistenza nonostante un aumento esponenziale del rischio clinico. Ciò a fronte di una gravissima carenza di personale infermieristico e la quasi assenza di operatori socio-sanitari, soprattutto nei turni di notte e nei festivi, in reparti quali Ortopedia, Terapia intensiva neonatale, Pneumologia, Chirurgia d’urgenza, Epatologia, Ematologia, Urologia, Nefrologia, Oncologia chirurgica e Chirurgia toracica. Abbiamo purtroppo constatato che, nonostante l’aumento dei posti letto e dei reparti, non sono previste nuove assunzioni”.
Sempre Nursind: “Dopo aver dichiarato lo stato di agitazione sin da giugno e non essendo mai stati convocati dalla prefetta per una possibile conciliazione, proclameremo uno sciopero con manifestazione nel prossimo mese di ottobre. La situazione del personale infermieristico e di supporto, nell’intera dell’Azienda, è vergognosa e non potrà essere risolta con i soliti spostamenti del personale tra i reparti o con l’assunzione di un numero limitato di nuovi dipendenti, che sembrano inopinatamente destinati a sovraffollare le sale operatorie”.
Nursind chiede inoltre che “il personale che opera in turni di 12 ore prolunghi la propria attività fino alle ore 20 per gestire la distribuzione dei pasti, assistere i pazienti e riordinare le stanze dopo i pasti”. E aggiunge ch “attualmente la maggior parte delle unità operative all’interno dell’Azienda versa in condizioni critiche e continua la propria attività grazie ad alcuni operatori di supporto o infermieri che sostituiscono attività che dovrebbero essere svolte da un doppio numero di figure professionali”.
Conclude il sindacato: “La carenza di personale di supporto, gli operatori socio-sanitari, permane anche nei turni giornalieri in reparti quali Unità coronarica, Medicina d’urgenza, Chirurgia plastica, Otorinolaringoiatria. Continuano così a fioccare i ricorsi contro il demansionamento, che saranno ulteriori risorse che l’Azienda dovrà pagare”.
Redazione Nurse Times
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