Dopo i successi sul ring, ha conseguito il titolo di studio con 110 e lode all’Università di Verona.

Biancamaria Tessari, campionessa di pugilato non ancora 23enne, si è laureata con 110 e lode in infermieristica e ostetriche all’Università di Verona. Iscritta al progetto di Ateneo “Doppia carriera studentessa/atleta” e accompagnata dal suo relatore, Ermes Vedovi (direttore dell’Unità operativa clinicizzata di Recupero e riabilitazione funzionale dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona), ha discusso la tesi dal titolo “Il ruolo infermieristico nei traumi della mano nel pugilato”.
Un’esperienza, quella del trauma a una mano, che la neo-dottoressa ha dovuto affrontare in prima persona un anno fa, quando si è ritrovata a combattere in Croazia proprio con una mano fratturata.
Un problema che in quell’occasione non l’ha fermata, visto che è comunque riuscita a conquistare la medaglia d’oro ai Campionati europei Under 22 nella categoria 57 chili.
Sia in ambito dilettantistico che professionistico sono molte le lesioni o gli infortuni che potrebbero comportare un esito meno grave attraverso un’adeguata prevenzione, che include divese attività: valutazione del rischio, primo soccorso, trattamento di lesioni al volto durante e dopo il match, ma anche corretta alimentazione e corretto uso dei farmaci in funzione della normativa antidoping.
In pratica, si tratterebbe di istituire anche in Italia la figura del cutman, già presente in America: un professionista al servizio dell’atleta e in grado di agire in 45 secondi su molti problemi.

“Mi è sempre interessato il settore medico – ha dichiarato Tessari –, e tre anni fa, quando ho iniziato gli studi, me ne sono completamente innamorata. Ho capito che è questo che voglio fare nella vita: il contatto con i pazienti, perché l’infermiere è la figura principale e più vicina a loro. Sul versante sportivo, ho preso una pausa per la laurea, ma quest’anno abbiamo già fatto due incontri, andati entrambi molto bene. Adesso si ricomincia: il mio prossimo obiettivo sono i Campionati italiani di fine anno, ma sto anche pensando al pugilato professionistico, che sarebbe veramente un grande salto”.
Redazione Nurse Times
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