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C.A.R.E.S.: da Comune di Andria e Opi BAT un progetto per sostenere chi si prende cura degli altri

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In occasione della Giornata mondiale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, che si celebra il 17 settembre, il Comune di Andria (assessorato alla Persona), in partnership con Opi BAT, invita la cittadinanza alla presentazione ufficiale del progetto C.A.R.E.S., un’iniziativa rivolta ai caregiver, ovvero a chi ogni giorno si prende cura di famigliari fragili.

L’appuntamento è per mercoledì 17 settembre 2025 alle 17:30, presso il Food Policy Hub di Andria (ex Chiostro di San Francesco), per un incontro pubblico gratuito pensato per valorizzare, informare e sostenere i caregiver nel loro ruolo delicato e spesso invisibile.

Il progetto C.A.R.E.S. si propone di fornire supporto e strumenti pratici ai caregiver, concentrandosi su due aspetti fondamentali: la gestione quotidiana del malato e il prendersi cura di sé stessi. Alla presentazione del progetto interverranno la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, l’assessore alla Persona, Dora Conversano,  il vicepresidente di Opi BAT, Nicola Tortora, e Vincenzo Abbasciano, del Consiglio direttivo di Opi BAT.

“Un’occasione per fare rete e avviare percorsi condivisi – spiega l’assessore Conversano –. Un incontro davvero prezioso, utile a ricordarci sempre che prendersi cura delle persone è un percorso che aiuta tutti noi a crescere e ad arricchirci, e che ha realmente senso solo se viene operativamente condiviso”.

“Accogliamo con grande favore la partnership con il Comune di Andria per aver creduto nel nostro progetto C.A.R.E.S. – afferma Giuseppe Papagni, presidente di Opi BAT -. I caregiver svolgono un lavoro essenziale, spesso silenzioso. Offrire loro conoscenze pratiche, strumenti concreti e uno spazio di supporto significa riconoscere il valore umano e professionale di chi ogni giorno assiste i propri cari. Questo corso non è solo formazione tecnica, è anche cura del caregiver stesso, elemento indispensabile per garantire la sicurezza e la qualità delle cure”.

Continua Papagni: “La collaborazione tra istituzioni locali e professionisti della salute è la strada giusta per costruire reti che sostengono le famiglie. Invito tutti i cittadini interessati a partecipare. Conoscere significa prevenire, supportare e migliorare la vita di chi cura e di chi è curato. Opi BAT è orgoglioso di essere parte di questo percorso e continuerà a promuovere iniziative che mettano al centro la persona e la sicurezza delle cure”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Opi BAT

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1 Commento

  • Oggi pomeriggio si è parlato di come dare supporto a chi cura in casa i propri cari. Ebbene, mia madre, uscita da un coma epatico, non ha potuto essere curata in casa da noi figlie perché ci siamo trovate improvvisamente scaraventate in buco nero. Infatti, mia madre non si muoveva più , doveva avere sempre il catetere, il pannolone e inoltre in ospedale aveva contratto delle piaghe da decubito serie. Il primo problema da affrontare è stato trovare le figure professionali che sapessero come muoversi in casi del genere. Secondo più grave problema è stato trovare persone che non facessero mancare il loro aiuto durante i giorni di festa. Purtroppo, non essendo facile e non avendo noi stesse la preparazione adatta per gestire un tale caso, abbiamo ahimè dovuto optare a malincuore per una struttura. Una volta entrata mamma nella RSA è diventata solo un numero, con grande dolore di noi figlie che, oltre a dissanguarci economicamente, ci siamo disperate per la qualità del servizio e molto spesso abbiamo sentito il desiderio di. riportare a casa mia madre e di ricevere un’assistenza diversa , migliore da quella a cui assistevano, anche pagando. Allora io propongo che, a parità di danaro, vengano mandate a casa le figure professionali giuste per ogni caso, che facciano a turno, senza mai lasciare soli i famigliari nei giorni di festa e che siano dati in fretta gli strumenti necessari come alza persone, sedie a rotelle, etc. Ci dovrebbe essere una lista di infermieri, OSS , etc. che si mettano a disposizione e questa lista dovrebbe essere tenuta dal Comune per coloro che ne abbiano bisogno, senza rivolgersi sempre alle RSA. Non importa se c’è da pagare una somma, l’importante è trovare la tranquillità di un servizio sempre attivo e continuativo. Questo è ciò di cui ha bisogno un cittadino , quando si trova gestire malattie croniche.

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