Covid-19. Riceviamo e pubblichiamo il grido di dolore di Antonella, operatrice socio sanitaria presso una casa di riposo a Brescia “Anche noi siamo in collasso come gli ospedali per mancanza di personale dove siamo giunti a coprire i nostri colleghi facendo doppi turni. Non si può continuare a far finta di nulla”
“Mi chiamo Antonella e vivo a Brescia. Per passione e amore faccio la Dj ma nella vita di tutti i giorni sono un operatore socio sanitario da 7 anni.
Leggo moltissime pagine di articoli dove continuano a morire tantissime persone dentro le case di riposo in tutta Italia.
Lavoro in una casa di riposo sita in Brescia e abbiamo dovuto creare reparti Covid perché la situazione è peggiorata. Le case di riposo non possono essere considerate meno degli ospedali.
Le case di riposo sono ospedali.
Anche noi siamo in collasso come gli ospedali per mancanza di personale dove siamo giunti a coprire i nostri colleghi facendo doppi turni.
Non si può continuare a far finta di nulla.
La salute umana va anche salvaguardata nelle nostre RSA, dove sia noi operatori che gli anziani stiamo lottando contro questo maledetto nemico invisibile”.
Secondo un’indagine dell’Istituto Superiore della Sanità, abbiamo il 39,2% di decessi nelle Rsa.
L’indagine è iniziata il 24 marzo e si è rivolta a 2.556 RSA pubbliche o convenzionate che fanno parte dell’Osservatorio Demenze dell’ISS. A oggi ne sono state contattate 1.634 (64%) distribuite in modo rappresentativo in tutto il territorio nazionale e finora hanno risposto 236 strutture pari al 14% delle strutture contattate.
Redazione Nurse Times
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