BPCO, anche nella real life tiotropio/olodaterolo Respimat migliora l’attività fisica e le condizioni generali dei pazienti
La BPCO è una crescente priorità di salute pubblica a livello mondiale. L’O.M.S. stima, infatti, che la BPCO diventerà la terza causa di mortalità nel mondo entro il 2030. La BPCO è una patologia progressiva, che limita il passaggio dell’aria in ingresso e in uscita dai polmoni, comportando difficoltà respiratorie e limitando la capacità di svolgere l’attività quotidiane sin dalle prime fasi della malattia, in chi ne è colpito. La prognosi di lungo termine dei pazienti, successivamente a ricovero per riacutizzazione della BPCO, è infausta, con mortalità a cinque anni del 50%.
Al Congresso Internazionale della Società Europea di Malattie Respiratorie (ERS), in corso a Parigi sono stati presentati i risultati di OTIVACTO, uno studio europeo osservazionale di real life condotto su 7.443 soggetti con broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) trattati con tiotropio/olodaterolo Respimat.
I pazienti dello studio hanno riferito un miglioramento sia della attività fisica, sia delle condizioni generali e si sono dichiarati molto soddisfatti sia dell’inalatore che della terapia nel suo complesso. I miglioramenti sono stati osservati per tutti i gradi di gravità della malattia.
“L’attività fisica è un elemento importante nella gestione della BPCO. È fondamentale che i pazienti si mantengano attivi per ottenere migliori esisti a lungo termine e godere di una migliore qualità di vita – ha dichiarato Arschang Valipour, Professore Associato dell’Istituto Ludwig Boltzmann per la BPCO e di Epidemiologia Respiratoria di Vienna e Principale Sperimentatore dello studio OTIVACTO – Sappiamo già dagli studi clinici che tiotropio/olodaterolo aiuta chi è affetto da BPCO a mantenersi attivo, riducendo i sintomi e le difficoltà legate all’attività fisica. Nello studio osservazionale OTIVACTO abbiamo osservato un effetto simile; tiotropio/olodaterolo ha migliorato la capacità dei pazienti di mantenersi attivi nella vita quotidiana”.
L’aderenza alla terapia di mantenimento è essenziale per il successo terapeutico nella BPCO. La capacità di inalare nel modo corretto dall’inalatore riveste un ruolo fondamentale, perché è importante che il farmaco penetri profondamente nei polmoni e possa raggiungere le piccole vie aeree.
Nello studio OTIVACTO oltre l’80% dei pazienti si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto dell’esperienza inalatoria e della comodità d’uso del dispositivo inalatore Respimat oltre che della terapia con tiotropio/olodaterolo nel suo complesso.
Redazione NurseTimes
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