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Bologna, sanitari aggrediti al Sant’Orsola.

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Bologna, sanitari aggrediti al Sant’Orsola
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È accaduto nella notte di ieri al Pronto soccorso. La solidarietà e il supporto legale dell’Azienda.

Notte di paura, quella di ieri al Policlinico Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Tre pazienti, due dei quali già noti per i loro frequenti accessi e giunti al Pronto soccorso per abuso di alcol e in stato di agitazione, hanno aggredito cinque operatori sanitari. Due infermieri sono stati giudicati guaribili in cinque giorni, e un altro in 21, mentre un medico e un terzo infermiere hanno rifiutato i giorni di prognosi. A evitare che la situazione degenerasse ulteriormente ha provveduto la guardia giurata sempre presente nel reparto, poi aiutata dai carabinieri accorsi sul posto.

Oltre a esprimere solidarietà nei confronti dei dipendenti, l’Azienda ospedaliera ha deciso di costituirsi parte civile, denunciando gli aggressori per interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, e uno anche per stalking, giacché non era la prima volta che assumeva atteggiamenti minacciosi all’interno del Pronto soccorso. L’ufficio legale della stessa Azienda è poi a disposizione per fornire tutto il supporto nell’eventualità che gli operatori sanitari volessero sporgere denuncia, in particolare per la domiciliazione presso la sede dell’Aosp.

 Massima vicinanza e solidarietà agli operatori coinvolti nell’episodio della scorsa notte – ha dichiarato il dg Chiara Gibertoni: eventi di violenza che non possono essere tollerati in alcun modo. Il tema della sicurezza degli operatori è al centro dell’attenzione e, insieme alle organizzazioni sindacali, stiamo cercando ulteriori azioni, oltre a quelle messe in campo finora. È evidente che gli sforzi compiuti non sono ancora sufficienti. Allo studio, la sperimentazione di un gilet protettivo, dotato di dispositivi anti-aggressione che inibiscono il contatto fisico. Se la sperimentazione sarà fruttuosa, l’esperienza si potrà estendere”.

Redazione Nurse Times

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