Grazie all’innovativa tecnica del gating respiratorio è possibile salvare il tessuto cardiaco.
Al Congresso nazionale Airo (Associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica) di Bologna è stata presentata la tecnologia immersiva di Catalyst+ HD per la cura del tumore grazie all’innovativa tecnica del gating respiratorio. Si tratta di una novità portata in Italia dalla ditta Tecnosan di Trento, che presenta numerosi vantaggi: è sicura perché non usa radiazioni ionizzanti, preserva i tessuti cardiaci dall’irradiazione, è intuitiva e adatta a pazienti di ogni età.
È stato scelto questo importante appuntamento da parte di Tecnosan perché il Congresso Nazionale Airo, che si è tenuto dal 25 al 27 novembre al Palazzo dei Congressi di Bologna, rappresenta un punto di riferimento a livello internazionale per gli sviluppi della cura oncologica. L’edizione 2022 è stata dedicata alla “Radioterapia di precisione per un’oncologia innovativa e sostenibile”. La parte didattica, di ricerca e di confronto tra i clinici è affiancata dal padiglione espositivo, dove le aziende del settore medicale presentano le novità del settore.
Proprio nell’ambito dell’innovazione è stata presentata la tecnologia immersiva di Catalyst+ HD per la cura del tumore grazie all’innovativa tecnica del gating respiratorio. Si tratta di un sistema di SGRT, che permette all’acceleratore di erogare trattamenti sincronizzati con il respiro del paziente e guidarne la respirazione tramite illuminazione immersiva.
Il trattamento radioterapico prevede che il paziente si sottoponga prima ad una Tac di simulazione e poi a un preciso numero di sedute di trattamento con l’acceleratore lineare, che eroga la radiazione per colpire il tumore. La Tac di simulazione serve a controllare la geometria della neoplasia rispetto agli organi interni. Con questi dati i radioterapisti e i fisici medici costruiscono un trattamento personalizzato e studiano i volumi target da colpire con la radioterapia, prestando attenzione agli OAR (organi a rischio) circostanti.
Tra gli OAR da preservare c’è ovviamente il tessuto cardiaco, che per la vicinanza al polmone e al seno può venire irradiato involontariamente. Questo tipo di irradiazione è stato correlato, sul lungo periodo, a un maggiore rischio di eventi cardiaci indesiderati. Per questo è importante la tecnica del gating respiratorio, che permette di irradiare il tumore con la massima precisione e solo in alcune fasi respiratorie. Nello specifico, quando la massa tumorale è più distante dal cuore. Infatti si chiede al paziente di stare in apnea per alcuni secondi, e l’aria contenuta nel polmone durante l’apnea funge da distanziatore naturale (non invasivo) per allontanare il bersaglio tumorale dalla zona cardiaca. Questa tecnica si utilizza soprattutto per i tumori mammari, polmonari e toracici.
Grazie a tre scanner 3D posti sul soffitto della sala di trattamento, il sistema Catalyst+ HD ricostruisce un’immagine tridimensionale in alta definizione del paziente e ne monitora anche i più impercettibili movimenti. Per guidare il paziente nel realizzare delle brevi apnee della corretta portata e durata, si installano speciali pannelli luminosi nel soffitto della sala, grazie ai quali l’intero ambiente cambia colore in base al respiro del paziente. In questo modo il paziente partirà dal colore azzurro (respiro neutro) e, per portarsi nella fase respiratoria individuata dal medico, dovrà semplicemente raggiungere il colore verde. Ogni trattamento è calibrato sulla capacità respiratoria del paziente, e l’illuminazione immersiva permette di focalizzarsi sul proprio respiro e avere un feedback in tempo reale, senza bisogno di cinture, compressori o accessori più invasivi.
La tecnologia immersiva di Catalyst+ HD, portata in Italia dalla ditta Tecnosan di Trento, ha numerosi vantaggi: è sicura perché non usa radiazioni ionizzanti; preserva i tessuti cardiaci dall’irradiazione; è intuitiva e adatta a pazienti di ogni età. Inoltre, dato che i pazienti oncologici possono essere più fragili dal punto di vista immunologico, è particolarmente sicura per il rischio Covid-19, in quanto non richiede nessun dispositivo a contatto con il paziente.
Al Congresso Airo, che ha visto un record di iscrizioni con più di 950 partecipanti da tutta Italia, la nuova tecnologia immersiva è stata dimostrata dal vivo con una modella e c’è stato grande interesse tra i medici, vista la facilità d’uso e l’intuitività. Sono ancora limitati in Italia i centri dotati di sistemi di SGRT e la buona notizia è che, grazie ai fondi del Pnrr e tramite una procedura svolta a livello nazionale, saranno installati nelle unità di radioterapia oncologica della sanità pubblica in tutta Italia ben 31 sistemi Catalyst+ HD con la funzionalità di guida immersiva del respiro, a beneficio dei pazienti e degli operatori.
Redazione Nurse Times
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