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Bologna, malore in stazione: 31 minuti dopo la prima telefonata il paziente entra in sala operatoria

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L'emergenza 118 in Emilia Romagna secondo l'Ordine dei Medici
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Dopo le numerose critiche rivolte al nuovo Numero Unico dell’Emergenza (NUE 112) che hanno portato cittadini ed istituzioni a presentare diversi esposti presso le procure della Repubblica finalmente possiamo raccontare un episodio fortemente positivo che ha coinvolto il sistema di soccorso territoriale.

La vicenda è accaduta a Bologna. Sono trascorsi solo 31 minuti dal momento dell’arresto cardiaco in stazione di Bologna Centrale all’intervento di angioplastica.

L’uomo, attualmente ricoverato in buone condizioni generali, ha accusato un malore alle ore 12:52. Alle ore 13:23 era già in sala operatoria pronto per essere sottoposto ad intervento di angioplastica.

Il paziente è stato colpito da un infarto presso il bar della stazione situato sul primo binario. Respira a fatica, riferisce forti dolori al capo ed è cosciente: questo in sintesi il contenuto della prima telefonata fatta al numero dell’emergenza dai presenti.

Alle 12.55, tre minuti dopo arriva una seconda telefonata: il paziente non è più cosciente. Viene ipotizzato l’arresto cardiaco.

I soccorsi sono stati immediato, dapprima prestati dagli uomini della Polfer. Gli agenti hanno iniziato le manovre di rianimazione cardiopolmonare portando sul posto il defibrillatore automatico esterno (DAE) presente in stazione.

Il personale dell’ambulanza e dell’automedica inviato sul posto è giunto dopo soli 6 minuti: alle ore 12:58 i medici e gli infermieri inviati dalla centrale operativa danno il cambio agli agenti di Polizia Ferroviaria. Nel frattempo viene attivata la Control room di Grandi Stazioni.

“L’intervento si è concluso con il ricovero d’urgenza presso la Cardiologia del Maggiore, dove è stata eseguita una coronarografia”, precisa l’Ausl.

Alle ore 13:18 il paziente è stato condotto all’ospedale Maggiore. La Emergency room e e l’U.O. di Rianimazione vengono preallertate.

Cinque minuti più tardi, in Pronto soccorso, l’uomo viene sottoposto a coronarografia d’urgenza e poi ricoverato in Cardiologia.

 

Simone Gussoni

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