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Blocco delle assunzioni in FVG: infermieri e oss a rischio

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Bando per la ricerca clinica a supporto delle figure di data manager e infermieri di ricerca
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Dopo il blocco delle assunzioni imposto dalla regione a rischio i posti di infermieri e oss che hanno lavorato

TRIESTE – Negli ultimi giorni, i infermiere e oss a tempo determinato di Asugi, azienda sanitaria triestina, si trovano a fronteggiare un periodo di grande incertezza riguardo al loro futuro lavorativo. Con l’obbligo imposto dalla direzione centrale Salute della Regione di non procedere né a nuove assunzioni, né alla proroga dei contratti in scadenza, molti di loro si trovano nella difficile situazione di dover affrontare prospettive poco chiare.

Il segretario regionale della Fials, Fabio Pototschnig, ha raccolto le preoccupazioni dei dipendenti, che spaziano dal timore di rimanere a casa a causa del mancato rinnovo del contratto, all’ipotesi di dover sopportare turni massacranti dovuti alla carenza di personale. I messaggi che arrivano dai lavoratori testimoniano un forte stato di ansia e apprensione.

Alcuni lamentano di aver ricevuto il licenziamento dopo aver dedicato due anni e mezzo di lavoro al reparto Pneumo Covid, con gravi impegni familiari e finanziari. Altri, superati i 60 anni, si ritrovano a lavorare per otto giorni consecutivi come unico operatore socio-sanitario in un reparto chirurgico, un carico di lavoro che mette a dura prova sia il fisico che lo spirito. Questa situazione si ripercuote inevitabilmente sui pazienti ricoverati, i quali non possono fare a meno di subire le conseguenze di una situazione così critica.

Inoltre, i dipendenti testimoniano la perdita di colleghi di grande valore e prevedono un peggioramento delle condizioni lavorative a seguito dei nuovi tagli.

La situazione si fa ancora più complessa per coloro che si trovano in graduatoria come infermieri o operatori socio sanitari, in attesa di un’assunzione che tarda ad arrivare nonostante il superamento di un concorso indetto a dicembre 2022.

Gianluca Russo, 23 anni, originario della Puglia ma attualmente residente a Trieste, è uno dei vincitori del concorso per 639 infermieri bandito dal Friuli Venezia Giulia. Nonostante sia tra i vincitori, Russo è ancora in attesa di essere chiamato, mentre i colleghi che hanno partecipato a un avviso pubblico sono stati già convocati.

Russo ha sollevato la questione all’assessore Riccardi e ha contattato l’azienda sanitaria, ma finora non sono stati fatti passi avanti nella sua convocazione. L’infermiere auspica che l’assestamento di bilancio estivo e le nuove risorse destinate alla sanità possano sbloccare l’attuale impasse.

Di fronte a questa situazione critica, la Fials, insieme a Cgil Fp e Cisl Fp, ha proclamato lo stato di agitazione del personale di Asugi.

In risposta alle richieste di intervento da parte dei sindacati, è stata convocata una riunione presso la Prefettura per il prossimo giovedì 29 giugno, al fine di tentare una conciliazione tra le parti coinvolte.

Saranno presenti rappresentanti di Asugi e della direzione centrale Salute, che ha emanato il divieto di nuove assunzioni e proroghe contrattuali per rispettare i vincoli di spesa stabiliti dalla giunta Fedriga.

Interviene anche il Comitato per la difesa della sanità pubblica a Trieste, che esprime una profonda preoccupazione per la gestione di Asugi e per le conseguenze negative che il divieto di nuove assunzioni avrà sulla qualità e l’accessibilità delle cure sanitarie. Il fenomeno delle lunghe liste di attesa, sia per visite ed esami che per interventi chirurgici, viene considerato come un problema drammatico, che richiede un piano organico per la sua risoluzione da parte dell’azienda sanitaria.

La situazione si complica ulteriormente con la limitazione del personale dovuta alle ferie estive degli operatori e con la decisione di cessare il lavoro interinale, una questione dibattuta ma che comunque forniva una forza lavoro aggiuntiva.

È evidente che l’attuale situazione mette a dura prova i dipendenti a tempo determinato, soprattutto Infermieri e oss di Asugi, i quali desiderano stabilità lavorativa e una gestione adeguata delle risorse umane nell’ambito della sanità. È fondamentale che le autorità competenti prendano in considerazione queste problematiche e trovino soluzioni per garantire la continuità dell’assistenza sanitaria e la dignità dei lavoratori.

La salute e il benessere dei pazienti e degli operatori sanitari dipendono da una pianificazione oculata e da investimenti adeguati nel settore sanitario.

Redazione NurseTimes

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