Il Senato ha dato parere positivo al Ddl relativo al Biotestamento con 180 si, 71 no e 6 astenuti.
Grazie al giudizio favorevole già espresso lo scorso 20 aprile dalla Camera dei Deputati, il disegno di legge proposto da numerosi partiti e finalmente diventato legge dello Stato italiano.
#Biotestamento Dal Senato via libera a una scelta di civiltà. Un passo avanti per la dignità della persona
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 14 dicembre 2017
Questo il commento del premier Paolo Gentiloni su Twitter.
Respinto l’emendamento che richiedeva il mantenimento dei trattamenti di sostegno vitale quale l’idratazione endovenosa e la nutrizione parenterale.
In base all’articolo 8 del provvedimento, il Ministro della Salute dovrà trasmettere alle Camere, entro il 30 aprile di ogni anno, a decorrere dall’anno successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, una relazione sull’applicazione della medesima legge.
Le regioni dovranno fornire le informazioni necessarie entro il mese di febbraio di ciascun anno, utilizzando questionari realizzati dal Ministero della salute.
I punti cardine del provvedimenito
La parte centrale sarà contenuta nell’artcolo 1 che riguarderà il consenso informato.
Di grande importanza anche l’articolo 4 riguardante le disposizioni anticipate di trattamento (le cosiddette «Dat»).
Nel rispetto della Costituzione della Repubblica italiana, nessun trattamento sanitario potrà essere iniziato o proseguito se la persona non avrà fornito il proprio consenso libero ed informato.
Questo invece quanto sarà riportato nell’articolo 4:
“Ogni persona maggiorenne, capace di intendere e volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può, attraverso Disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali».
Le Disposizioni Anticipate di Trattamento saranno sempre revocabili e saranno sempre vincolanti per il per il personale sanitario.
Come riportato dalla legge, “In conseguenza di ciò, il personale è esente da responsabilità civile o penale».
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