Trasformare la disperazione in speranza: la storia di Yankuba Darboe è un inno al coraggio e alla forza di non arrendersi mai. Nel 2014 fuggì dal suo Paese di origine, il Gambia, e dall’inferno dei lager libici. Sbarcato in Sicilia e approdato poi in Campania, Yankuba ha trovato accoglienza nella città di Benevento. Rifugiatosi presso lo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, il giovane, dopo essersi diplomato, ha poi ottenuto un lavoro nella sede che lo aveva accolto. Non solo, grazie al suo impegno ha proseguito gli studi che lo hanno portato a conseguire la laurea in “Scienze e Tecnologie” all’Università del Sannio.
Quella di Yankuba è anche una storia che racconta come una buona accoglienza e un buon inserimento nella realtà locale possano essere un’occasione e un’opportunità per tutti. La soddisfazione è palpabile anche nelle parole di Maria Moreno, direttrice del Dipartimento di “Scienze e Tecnologie”, che in un’intervista rilasciata a “L’occhio di Benevento” ha commentato: “La laurea di Yankuba è la dimostrazione sempre più tangibile di come sia possibile fare comunità nell’accompagnamento dei nostri studenti durante il loro percorso di studio e quanto ciò sia vincente per il raggiungimento di obiettivi di vita di giovani ragazze e ragazzi”.
Grazie ad una tesi sulle “cellule staminali nelle applicazioni terapeutiche”, Yankuba è riuscito a realizzare uno dei suoi sogni: laurearsi. Ma non finisce qui, il giovane laureato sembra avere le idee molto chiare anche riguardo il proprio futuro: “Dopo la laurea se posso devo cambiare il mondo. Voglio aiutare la gente. La fortuna più grande è quella di essere riusciti a sbarcare vivi” ha rivelato in un’intervista diffusa dalla “Caritas Sale della Terra”.
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