I carabinieri della Stazione di Bellizzi (Salerno), coordinati dalla Compagnia di Battipaglia, hanno notificato l’avviso di fissazione dell’udienza preliminare, prevista per metà aprile, e l’allegata richiesta di rinvio a giudizio ai due medici indagati per la morte della 54enne Giuseppina Lozza, avvenuta il 12 maggio 2022 per una peritonite causata dalla presenza di un coltellino nell’addome. Gli atti sono stati trasmessi anche alle persone offese, vale a dire il marito e i tre figli della vittima.
I due imputati sono un dottore del 118, classe ’53, residente a Salerno, e una dottoressa battipagliese, classe ’63, all’epoca dei fatti in servizio al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia. Furono loro a prendere in carico la paziente, deceduta a pochi minuti dal sospirato accesso in Pronto soccorso, dopo un’attesa sulla barella di un’ambulanza che si era protratta per oltre cinque ore.
Dai primi accertamenti medico-legali, inclusa l’autopsia, emerse che a causare il decesso sarebbe stata una peritonite provocata dalla presenza di un coltellino nell’addome. Al primo specialista intervenuto in casa con il 118 la Procura contestò il mancato controllo dei parametri vitali e del quadro clinico. Alla seconda, invece, il diniego di accertamenti che avrebbero potuto salvare la donna.
Redazione Nurse Times
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