Stanco della lunga attesa al Pronto soccorso del Giovanni XXIII, il padre di un piccolo paziente ha perso il controllo. Il dottore è stato raggiunto al volto da una scheggia. Saverio Andreula (Opi Bari): “Chiediamo un confronto diretto con prefetto, Regione e direttori generali”.
Tensione alle stelle all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, nella notte tra giovedì e venerdì. Il padre di un paziente (un bimbo autistico con 39 di febbre), stanco di attendere il proprio turno al pronto soccorso, ha dapprima inveito contro un medico, poi si è scagliato contro una porta dietro la quale il professionista si era rifugiato per sottrarsi a un’eventuale aggressione fisica. Risultato: porta distrutta e medico ferito al volto da una scheggia. Provvidenziale l’intervento di una guardia giurata, la quale ha bloccato l’aggressore, impedendogli di infierire sul dottore.
Sulla vicenda è intervenuto Saverio Andreula, presidente di Opi Bari. “Continuiamo a sostenere l’esigenza di un confronto diretto con chi sull’argomento ha un potere, come il prefetto, la Regione Puglia, i direttori generali – ha detto ai microfoni di Quinto Potere -. I colleghi sono mortificati per quanto accaduto, si sono preoccupati del bimbo accompagnato e sono stanchi di subire queste forme di pressione, che non aiutano. Mancano le telecamere, e poi ci sono lunghe attese e c’è carenza di personale. I genitori pretendono immediate risposte ai problemi di salute dei loro piccoli. Un pronto soccorso pediatrico dovrebbe avere quantomeno un sistema di comfort come quello del Policlinico, struttura a dimensione di bambino. Giusto che si prendano provvedimenti a tutela del proprio personale, ma sarebbe bene progettare anche qualcosa che eviti il più possibile questi episodi. Il mio appello è quello a vederci il prima possibile”.
Redazione Nurse Times
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