In seguito alla richiesta di chiarimenti del presidente del collegio Ipasvi di Bari, Saverio Andreula, sulle modalità di reclutamento di infermieri in Puglia definiti “Estemporanei, illegittimi e irrituali” (VEDI), arriva la risposta del Direttore Generale della Asl Bari, Vito Montanaro.
Nella nota del presidente Andreula, veniva posta anche la questione dell’odiosa tassa di 10 euro inserita nella procedura di avviso online, con la vivace protesta degli infermieri considerati come dei “BANCOMAT” utilizzati per rimpinguare le casse della Asl pugliese.
Nella nota di risposta il Direttore Generale si evince che l’avviso on-line rappresenta una procedura di reclutamento eccezionale d’urgenza data la necessità di garantire servizi sanitari essenziali che ogni azienda sanitaria all’obbligo di salvaguardare, viste le numerose richieste di personale infermieristico da parte dei Direttori di Macrostruttura che in assenza del personale, dichiarano la chiusura e/o la riduzione delle attività sanitarie che per legge devono essere assicurate (servizio emergenza territoriale 118, Pronto soccorso, Cardiologia e tanti altri unità operative ospedaliere e territoriali).
Di fronte a tali criticità la Direzione strategica della Asl ha condiviso che la procedura selettiva dell’avviso on-line, nella straordinarietà degli eventi rappresentati, era l’unica risposta celere conforme alla normativa vigente in grado di soddisfare i percorsi di cura che questo ente pubblico deve garantire ai cittadini.
In riferimento al pagamento del contributo di 10 euro per la partecipazione all’avviso on-line evidenzia, il Direttore Generale afferma che è ormai una “…prassi consolidata di tutti gli enti pubblici prevedere il pagamento di un contributo per l’effettuazione delle procedure selettive nell’ottica del risparmio e contenimento della spesa pubblica”, in particolar modo l’Asl Bari ha affidato ad una ditta specializzata la gestione dell’esame delle domande pervenute “con la possibilità di ottenere la graduatoria dell’avviso in ventiquattr’ore dopo la scadenza dei termini, che certifica celermente anche il possesso dei requisiti prevista dalla normativa vigente da parte dei partecipanti”.
Tuttavia, il D.G. Montanaro riferisce che “…è in corso l’analisi sulla possibilità di restituire la somma dei 10 €, su istanza di parte, ai candidati che hanno presentato la domanda all’avviso on-line al fine di restituire un contributo che, comunque, fin dall’inizio appariva digli vendita è rivolto esclusivamente alla predisposizione di un efficace piattaforma elettronica”.
Apprendiamo con favore questa apertura del D.G., aspettando che venga formalizzata con certezza la restituzione dei 10 euro ai candidati all’avviso online.
NurseTimes vi informerà su tutti gli sviluppi futuri.
Giuseppe Papagni
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