Il recente rapporto del Ministero della Salute sul personale sanitario del Servizio Sanitario Nazionale ha evidenziato un aumento significativo delle assunzioni precarie, con particolare attenzione agli infermieri.
Secondo il rapporto, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2021, il numero di infermieri a tempo determinato è cresciuto del 154%, passando da 8.574 unità nel 2013 a 21.809 nel 2021. Questo aumento del personale infermieristico precario riflette una tendenza all’instabilità nell’organico degli operatori sanitari.
I dati mostrano un rapido incremento delle assunzioni precarie anche in altri settori. Ad esempio, il personale tecnico sanitario ha registrato un aumento del 112%, passando da 1.352 unità nel 2013 a 2.875 nel 2021. Inoltre, i tempi determinati per il personale della Vigilanza e Ispezione sono raddoppiati del 135%, mentre per il personale delle funzioni riabilitative si è registrata una crescita del 132%.
Questi dati evidenziano una situazione critica che richiede interventi mirati per garantire stabilità e qualità nell’assistenza sanitaria fornita. Affrontare il problema del personale precario, con particolare attenzione al settore infermieristico, è cruciale per mantenere elevati standard di cura e sicurezza per i pazienti e per garantire il corretto funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale.
Redazione Nurse Times
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